Oggi, all'improvviso, mi ha preso una grande tristezza. Guardavo un film con Vincent Gallo ma non mi piaceva, mentre cercavo di organizzare un minimo di studio per i prossimi concorsi all'Università e preparare la lezione di italiano ai singalesi. Inizio giovedi ma è un inizio cosi vuoto senza di te, senza potertene parlare, senza poterlo condividere. Nei miei sogni ti vedo all'angolo di via Roma che vieni a prendermi, che mi aspetti nel tuo cappottino che io vedo verde e tu invece lavagna... anche se è una scena che non è mai successa ma in questo momento è il mio sogno più grande. Immagino mille cose di ogni tipo in questi ultimi tempi, in cui il desiderio di te diventa sempre più forte, come se qualcuno avesse capovolto me stessa ed il tempo e tutto scorre al contrario, i miei desideri, il mio corpo, i miei pensieri. Non faccio che chiedermi come invece scorri tu, se scorri o se soltanto stai cercando di uscire dalla tua gabbia di studio e tutto il resto lo hai messo da parte come se non ti appartenesse. Mi sento finalmente pronta a fare un qualcosa che ho rimandato da mesi ma questo non rende il compito più facile, anzi.... ma non posso più andare indietro nè avanti ed ho bisogno di abbracciarti per rinascere o per morire.
ed è forte quello che ho dentro distante dalla mediocrità, ho inseguito il rumore assordante per non sentirla...
martedì, febbraio 21, 2012
domenica, febbraio 12, 2012
Avanzate, ascoltate
Anime, avanzate
voltate le spalle al puro mondo
l'errore rende liberi
soltanto se libera e' la grazia di camminare verso le saline
e a piedi nudi non sentire il male
e guardare l'orizzonte
anime, avanzate
lasciate che vi accarezzino le ciglia dell'amore
ed i ricordi che bruciano in petto
e non dimenticate le parole degli occhi,
degli ultimi respiri e cominciate a respirare
e a illudermi di apprendere la verita' dagli uomini
e a illudermi e difendermi dalle pazzie degli uomini
anime, ascoltate
lasciate le menzogne agli uomini
e le poesie alle ombre come visioni colte con fatica
eliminate la speranza che serve solo a lamentare il limite
e a comprare i sogni
anime, avanzate
cogliete i fiori ed adornatevi
tingetevi le labbra così che possa riconoscervi
e sussurrate al vento il vero amore
che i figli possano abbracciare i padri
e tornare a vivere e a scegliere
e a illudersi di apprendere la verita' dagli uomini
e a illudersi e difendersi dalle pazzie degli uomini
navi senza vento nell'oceano senza fine
chiedono alle stelle di trovare posizione
navi senza vento nell'oceano senza fine
chiedono alle stelle di tornare a navigare
e a illudersi di apprendere la verita' dagli uomini
e a illudersi e difendersi dalle pazzie degli uomini
Paolo Benvegnù
voltate le spalle al puro mondo
l'errore rende liberi
soltanto se libera e' la grazia di camminare verso le saline
e a piedi nudi non sentire il male
e guardare l'orizzonte
anime, avanzate
lasciate che vi accarezzino le ciglia dell'amore
ed i ricordi che bruciano in petto
e non dimenticate le parole degli occhi,
degli ultimi respiri e cominciate a respirare
e a illudermi di apprendere la verita' dagli uomini
e a illudermi e difendermi dalle pazzie degli uomini
anime, ascoltate
lasciate le menzogne agli uomini
e le poesie alle ombre come visioni colte con fatica
eliminate la speranza che serve solo a lamentare il limite
e a comprare i sogni
anime, avanzate
cogliete i fiori ed adornatevi
tingetevi le labbra così che possa riconoscervi
e sussurrate al vento il vero amore
che i figli possano abbracciare i padri
e tornare a vivere e a scegliere
e a illudersi di apprendere la verita' dagli uomini
e a illudersi e difendersi dalle pazzie degli uomini
navi senza vento nell'oceano senza fine
chiedono alle stelle di trovare posizione
navi senza vento nell'oceano senza fine
chiedono alle stelle di tornare a navigare
e a illudersi di apprendere la verita' dagli uomini
e a illudersi e difendersi dalle pazzie degli uomini
Paolo Benvegnù
pioggia
Vorrei scriverti chilometri di poesie.
Inscenare uno spogliarello ridicolo solo per sentirti ridere e massacrarti di baci.
Inscenare uno spogliarello ridicolo solo per sentirti ridere e massacrarti di baci.
lunedì, febbraio 06, 2012
La stazione della città di N. .....un anno dopo.
La stazione
Il mio arrivo nella città di N.è avvenuto puntualmente.
Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.
Hai fatto in tempo a non venire
all'ora prevista.
Il treno è arrivato sul terzo binario.
E' scesa molta gente.
L'assenza della mia persona
si avviava verso l'uscita tra la folla.
Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.
A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.
Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.
La stazione della città di N.
ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.
L'insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.
E' avvenuto perfino
l'incontro fissato.
Fuori dalla portata
della nostra presenza.
Nel paradiso perduto
della probabilità.
Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole.
Wislawa Szymborska
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