mercoledì, agosto 30, 2006

agosto

Mi sono ripromessa di non mettere nel lettore agosto per questi due giorni.
Vorrei cercare di fare finta di non pensare al fatto che le persone che voglio più bene al mondo sono in partenza o sono già andate via.... e che stanno andando via anche alcune tra quelle persone che sto cominciando a voler bene........ ma c'è anche qualcuno che sta tornando o che ha deciso finalmente di ritornare dopo un pò di anni e diverse latitudini fisiche e mentali e questo non può che farmi nascere un sorriso sulla bocca. E spero di condividerlo questo sorriso.
Ieri sera, nella calma di una cena in collina con gli amici di sempre ci pensavo. Pensavo anche che è incredibile quanto calore e insieme quanto freddo questo amato e odiato mese sia capace di sputarti addosso...... ma resistere è la parola d'ordine, perchè in fondo il coraggio da queste parti non è solo un sentimento o un concetto, è un'ombra che il sole disegna dietro ogni passo.
qui non è il polo sud.

venerdì, agosto 25, 2006

voci dal sud


I concerti non sono tutti uguali.
E i posti non sono tutti uguali.
Soprattutto, sono diverse le voci.

Ci sono cieli, che durante certe notti, sono più luminosi di altri perchè lì la notte vuole essere luce.

ieri è stata una di queste notti.

giovedì, agosto 24, 2006

pomeriggio d'agosto

"Perché non riesco a muovere il mio sguardo senza incrociare quello di qualcun altro?
Guardo fuori ma anche sul marciapiede c’è gente che muove la testa, gira lo sguardo, cerca i miei occhi. Gli altri mi chiamano, ma io non so rispondere. Il tram fa una lunga curva e mi sembra di perdere l’equilibrio, mi aggrappo più forte, per un attimo ho le vertigini come dopo un girotondo. Potrei lasciarmi andare. Cadere in ginocchio e domandare perdono. Finora ho chiesto a molti di vedere la mia solitudine, ma non ho mai visto quella degli altri. Non esiste il mio solo malessere ma un dolore più esteso, profondo, che unisce le persone l’una all’altra come i segmenti di una lunga cicatrice. Questo dolore chiede di essere accolto, compreso nel suo intero, da me che ne soffro una parte. Forse perché la mia parte è ancora piccola e in me c’è altro posto, ulteriore resistenza. Capisco che il dolore è un peso che va diviso, a seconda della nostra forza. Se io fossi giusto dovrei offrirmi, aiutare chi è più stremato. Ma non credo di essere giusto. Conosco queste parole: giustizia, comprendere, condividere, ma non so esattamente il loro significato, non so a quali atti esse corrispondano. Forse a nessun atto ma a inutili teorie. O forse ad atti che sono troppo coraggiosi perché io li possa immaginare. Intuisco che l’altruismo debba passare attraverso il sacrificio, ma il pensiero del sacrificio mi provoca un’istintiva ribellione. Il miraggio della mia felicità personale è ancora troppo vicino. Essere arrivato a un passo da questa felicità mi fa desiderare, con gli stessi mezzi, un nuovo tentativo, come uno scalatore scivolato giù dalla montagna che si rialza, tutto ammaccato, e riprende da capo la scalata".

Marco Mancassola
(Il mondo senza di me)

un nome da signora

Come faremo ora
che hai trovato un lavoro
a parlarci ancora
come faremo ora
che il grande raccolto è malato
ed è andato perduto

Come puoi riderne ancora
Come puoi ridere ora
Come puoi riderne allora
Come puoi ridere ora

Se tutto ciò che ti serve ora
è solo la maniera per fuggire di qui

Ma come faremo ora
che hai una macchina nuova
e un nome da signora

Se tutti i soldi che hai
non ti bastano
per comprarti qualcosa che resti
e non morire ogni giorno di più

(nonvogliocheclara)

mercoledì, agosto 23, 2006

dal silenzio

E’ un sentimento ti guida genera una commozione che incontrollabile ti schianta il cuore e inghiotti vano il tentativo di resistere

E’ l’istante sussurri piano il nome di chi ti ha accompagnato giorno dopo giorno smettendo di cercare quale scopo ha la ragione o il torto

E’ il momento secoli di fatica e calcoli scompaiono e sei solo nel silenzio a ogni brivido ricordi amare è inevitabile amare è inevitabile

Sì, mi manchi ma non è vero che ti ho perso pochi secondi uguali ad una vita intera confondono le scelte coi necessari errori

E’ la fine così la chiama chi ha paura di riconoscere che per morire in pace è indispensabile lottare per continuare a vivere

(perturbazione)

ma tu lo sai?

martedì, agosto 22, 2006

dedicata (se mai qualcuno capirà sarà senz'altro un'altra come me)

Ad esempio a me piace la strada
col verde bruciato, magari sul tardi
macchie più scure senza rugiada
coi fichi d'India e le spine dei cardi

Ad esempio a me piace vedere
la donna nel nero nel lutto di sempre
sulla sua soglia tutte le sere
che aspetta il marito che torna dai campi

Ma come fare non so
Si devo dirlo ma a chi
Se mai qualcuno capirà
sarà senz'altro un altro come me

Ad esempio a me piace rubare
le pere mature sui rami se ho fame
e quando bevo sono pronto a pagare
l'acqua, che in quella terra è più del pane

Camminare con quel contadino
Che forse fa la stessa mia strada
parlare dell'uva, parlare del vino
che ancora è un lusso per lui che lo fa

Ad esempio a me piace per gioco
tirar dei calci a una zolla di terra
passarla a dei bimbi che intorno al fuoco
cantano giocano e fanno la guerra

Poi mi piace scoprire lontano
il mare se il cielo è all'imbrunire
seguire la luce di alcune lampare
e raggiunta la spiaggia mi piace dormire

Rino Gaetano (1974)

ad esempio a me piace il sud

.... ed anche a lui

questi giorni davanti al mare

Dopo quasi un mese di lavoro, stamattina sono arrivata per la prima volta con abbondanti tre quarti d'ora di anticipo. Ivana in questo momento è in cammino per la stazione costeggiando il mare e un pò di altre persone che ho nella mente (facendo un conto rapido tre o quattro) stanno facendo un tot di cose, come dormire, svegliarsi dopo una sana - spero- dormita, prepararsi per andare al mare, mettere il caffè sul fuoco, accendere il cellulare, salutare il mondo intorno, tornane a casa o lasciarla, vedere il giorno che nasce per le strade di Stoccolma. Io sono in Accademia, aspettando la mia nuova classe di alunni e pensando già alla fine della lezione quando potrò raggiungere Antonella a mare. Sono solo una decina di giorni che non ci vado e mi sono già sbiancata. Il pensiero più forte di questa mattina è sicuramente il mare di settembre e le sue impressioni, sopraggiunte nella mia testa in modo chiaro e preciso un paio di sere fa attraverso agli occhi di una certa persona che le interpretava attraverso la sua voce. E già mi prefiguro l'autunno e il suo sapore dolciastro che poi è anche il mio.

lunedì, agosto 21, 2006

acthung....

Undici ragazzini austriaci che mi guardano come ebeti... ma non erano livello elementare?
Mi invento una lezione per principianti... con l'aiuto di una tipa tedesca sulla quarantina
che mi fa da interprete con loro....praticamente il colmo... ed io che sfoggio il mio tedesco: ich bin, kinder,blume, dunke e grazie agli einsturzende neubaten....

giovedì, agosto 17, 2006

colazione da s(tiffany)?

La sala internet dell'Accademia è un posto pieno di gente diversa e forse per questo non è cosi male. La prima parte della mia lezione è stata piena di caffè, cappuccini e cornetti.
Ho scoperto con ribrezzo che la mia alunna irlandese a colazione prende l'acqua calda col miele. E che la russa, la mia preferita, passa mezz'ora a fare colazione mangiando quello che io non mangerei neanche a pranzo. Le svedesi non stanno a numero. La francese poi mi ha chiesto la differenza tra cioccolato e cioccolata. Non ricordo neanche più che storia le ho raccontato.
E che Michael Fernandez, l'americano spagnolo, ha la mamma di Potenza. In fondo il ragazzo si può salvare, allora.

Scendo al bar a ordinare un cappuccino, assolutamente.

sabato, agosto 12, 2006

mosca più balena



"Le cose che ti attendi dalla vita hanno gradazioni diverse: metti la pentola sul fuoco perché ti aspetti che l’acqua bolla; ugualmente giochi un ambo al lotto perchè ti aspetti di vincere, ma se non vinci non te ne meravigli.
Erano usciti i miei due numeri.
Tutto quello che credevo di aver perduto sull’amore mi è tornato facile in un istante: c’erano milioni di frecce al mio arco, anche se le avevo forgiate per altri obiettivi".


Leggendo le ultime righe di mosca più balena mi è venuta in mente un’intervista letta su un numero di pulp dell’autunno scorso all’autrice del libro: Valeria Parrella. Leggo molte interviste su pulp (che è praticamente l’unica rivista che compro regolarmente dal suo primo numero, all’incirca 7/8 anni fa) ma poche me ne restano impresse nella memoria. Quella mi era rimasta scolpita in testa per i temi trattati e per le risposte date da questa ragazza, 1974, napoletana. In questi ultimi dieci giorni ho finalmente letto il suo primo libro ed ora mi accingo a comprare il secondo. Mi sentirei di consigliarlo, ma con la consapevolezza che certe cose le può capire solo chi è nato nella stessa terra, soprattutto in quella mia e di Valeria. Ma il coraggio e l’intelligenza vanno premiati sempre e da tutti e quindi mosca più balena cosa fa?

venerdì, agosto 11, 2006

ferragosto e dintorni

Per quanto mi possa sembrare incredibile ho trascorso la notte di San Lorenzo senza particolare inquietudine. Ieri notte l’ho passata ad un reading letterario presso una famosa e bellissima fornace del luogo, tra Giffoni e Montecorvino. Purtroppo quest'anno niente falò sulla spiaggia ma tra una pizza ed una lettura poetica ho chiacchierato con la mia zia preferita, la mia mamma e il mio papà. Stamattina alle nove in Accademia e ora guardo il calendario e tiro un sospiro di sollievo pensando ai quattro giorni di festa che mi aspettano (e aggiungerei alle ore di sonno di cui potrò godere!). Purtroppo la gita in quel di Sapri non si farà più, causa gli impegni musicali di colui che dovevamo andare a trovare ed è stata rimandata al fine settimana prossimo. Ergo…. ferragosto a Salerno!! Bè.. dirò la verità, a me queste feste come ferragosto e pasquetta non è che piacciano molto… quindi in fondo non lo trovo disdicevole restare qui, considerato che non abito a Brescia o a Milano e nemmeno sull’ultimo paesino del cucuzzolo dell’ultima montagna del mondo (dovrei pensarci più spesso a questo e ricordarmi che anche io ho le mie fortune!). Probabilmente me ne andrò a mare in qualche spiaggetta solitaria non battuta dai napoletani e passerò una giornata come tante a leggere sulla mia asciugamano. A me questo programma non sembra malvagio, come direbbe Luciana! Intanto domani sera arriva Guillame, il mio amichetto francese che si è appena imbarcato da Barcellona e arriverà in Italia via mare! E domani torna anche Antonella dal confine goriziano!
Ho deciso che a settembre o ad ottobre farò un viaggio. In preventivo c’era Berlino ma a causa di diversi motivi (primo il freddo, diciamolo!) probabilmente salterà. Forse me ne andrò un poco a Malta, ho visto che da Salerno c’è il collegamento diretto via mare. Io adoro andare in mare e Malta è un posto che avrei sempre voluto visitare (si lo ammetto, insieme ad altri duemila, però intanto cominciamo da quelli più vicini!).

Marta, Sara, Anna, Marina e Giulia. Ragazze, se leggete il mio blog sappiate che vi penso. Marina questo è un messaggio per te: vengo quanto prima in Messico, te lo giuro!

Qualcuno per caso sa a quanto ammonta il quoziente intellettivo medio delle svedesi? Se avete prova di tracce di intelligenza su quella terra… per favore…. non esitate a comunicarmelo!!

au revuoir!

martedì, agosto 08, 2006

condomini

Sono le sette di sera. Devo scendere a fare la spesa e devo preparare la lezione per domani. E cercare di concentrarmi per non ammazzare il mio alunno tedesco.
Oggi, appena tornata da scuola, ho litigato con il mio vicino (sono quasi arrivata alla certezza che il supercafone della canzone di piotta fosse ispirato al suo personaggio) perchè mi ha accusato di aver lasciato una busta di spazzatura vicino al portone e quasi mi voleva picchiare, gratuitamente, tanto per trovare un diversivo ad un noioso pomeriggio di agosto. La moglie, che in tre anni non mi ha mai salutato, con tanto di bigodini in testa, ha cercato di mediare e ritirandosi in casa mi ha licenziato dicendomi uno "scusate scusate, permesso"(!!) mentre lui imprecando scendeva le scale con due buste di spazzatura, giusto per dimostrare che la persona civile era lui! Vaglielo a spiegare che la legge di buttare la spazzatura di sera non è stata fatta a caso e che due buste lasciate vicino ad un bidone alle tre del pomeriggio mandano definitivamente a farsi fottere la disinfestazione....

siamo davvero sicuri che il mondo è bello perchè è vario?
io, certe volte, sarei per la pulizia etnica!
Scendo a fare la spesa e poi chiamo un amico.

sabato, agosto 05, 2006

L'elfo

E intanto Javi mi manda i suoi pensieri via sms.
E a Beslan sorrido. Ed io sorrido con te e vorrei solo poterti abbracciare.

sogno di una notte di

mezza o fine estate?
non saprei decidere, credo dipenda dai punti di vista. So solamente che ho sognato un viso per tutta la notte ed era veramente tanto che non mi succedeva di sognarlo, quel viso intendo, impossibile da dimenticare. e non ho mai creduto che i sogni non rivelassero certi aspetti della vita reale. Tra cinque giorni è San Lorenzo ed allora forse è solo suggestione. No, non devo aver paura delle stelle è ciò che mi ripeto continuamente, da almeno cinque anni a questa parte.

giovedì, agosto 03, 2006

bellezza e tristezza


Ieri, di fronte al mare, ho terminato bellezza e tristezza di Kawabata.
L'avevo comprato qualche tempo fa alla libreria di Termini in attesa di un treno che mi riportava a casa, senza conoscere assolutamente l'autore e attratta solo dal suo meraviglioso titolo.
Bellezza e tristezza. Poche volte un titolo mi è piaciuto cosi tanto. E ora guardo il calendario sopra il mio letto e leggo un appunto: giovedi 3 agosto concerto di Carmen a Lecce.



Scendo a comprare il suo libro piu' famoso che dovrebbe essere Il paese delle nevi.

martedì, agosto 01, 2006

oltreoceano

L'ho fatto.
Ho messo nello stereo Fossati e sulle note di italiani d'Argentina ho mandato la mia candidatura a una cinquantina fra scuole e istituzioni devote alla lingua italiana.
La memoria è cattiva e vicina ed io seguo la sua scia.

dedicata...

Ecco, ci siamo ci sentite da li?
in questo sfondo infinito
siamo le ombre impressioniste
eppure noi qui guidiamo macchine italiane
e vino e sigarette abbiamo e amori tanti.

Trasmettiamo da una casa d'Argentina
illuminata nella notte che fa la distanza atlantica
la memoria più vicina e nessuna fotografia ci bastera'.

Abbiamo l'aria di italiani d'Argentina
oramai certa come il tempo che fara'
con che scarpe attraverseremo
queste domeniche mattina e che voglie tante
che stipendi strani che non tengono mai.

Ah, eppure e' vita ma ci sentite da lì?
in questi alberghi immensi siamo file di denti al sole
ma ci piace, si ricordarvi in italiano
mentre ci dondoliamo mentre vi trasmettiamo.

Trasmettiamo da una casa d'Argentina
con l'espressione radiofonica di chi sa che
la distanza e' grande la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai piu' ci piacera'.

Abbiamo l'aria di italiani d'Argentina
ormai certa come il tempo che fara'
e abbiamo piste infinite negli aeroporti d'Argentina
lasciami la mano che si va.

Ahi, quantomar quantomar per l'Argentina.

La distanza e' atlantica la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai piu' ci piacera'.

Ahi, quantomar

Ecco, ci siamoci sentite da li?
ma ci sentite da li?

Informazioni personali

La mia foto
Salerno, Italy
Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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