domenica, novembre 23, 2014

monologo del non so

[..] Io non so se la bellezza è questa accademia di
centimetri, se la bellezza, la bellezza è questa
carnevalesca decadenza di saltimbanchi,
io non mi spiego la crocifissione
della grazia, e non mi spiego perchè
mi trovo in questo covo rivoltato
in questa fossa con gli orchi attuali
in questo lato barbarico della specie,
e non so perchè stando a occidente non si
ode quell’alleluia delle cose.

Io non so se in questa schiena
senza ci son grandi pianure da cui fare
il decollo, se in questa spina dorsale
ci sono istruzioni
per la manovra di decollo, se sono io la freccia
di questo arco della schiena, se sono io
arco e freccia, non so in quale mano
non mano o zampa di Dio mi staali nno
torchiando, e sottoponendo al duro
allenamento dei dolori terrestri. [..] 

Io non so se la solitudine, se quello 
strazio chiamato solitudine, se quell'andare
via dai corpi cari, se quel restare soli 
dei vivi, io non so se quel lamento della
solitudine, se quel portarci via le facce
se quel loro sparire 
di facce che avevamo dentro il respiro, non so 
se il dono sia questo portarci via le
carezze, questa slacciatura.

E' poco il poco che so e di questo 
poco io chiedo perdono. Io chiedo
perdono per quello che so, perdono io chiedo
per tutto quello che so. 

Mariangela Gualtieri

venerdì, ottobre 31, 2014

insonnia

Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l’antica e erronea fede,
l’ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno.

F. Pessoa

venerdì, giugno 13, 2014

controluce

Torino, 13 giugno 2014

E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada ,
ogni corpo un colore - perfino i bambini
questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavra' la sua vita.
sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d'esser io: gettando un'occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.

Agonia - Cesare Pavese

martedì, febbraio 11, 2014

i ritorni

Sabato finalmente ti ho rivisto. Ti ho aspettato tanto ma in un'attesa che non era solo un'attesa, ti ho aspettato come in un sogno, come in uno di quei mondi fantastici di Gondry che tanto ci piacciono, anche se non ce lo siamo mai detto, perchè io e te non ci siamo detti mai nulla eppure io quando ti penso, quando ti immagino, quando ti sento, si ti sento perchè io riesco anche a sentirti.. ho milioni di parole che si agitano dentro i miei occhi e la mia bocca. E l'altra sera, quando finalmente ti ho rivisto e ho risentito la tua voce, la tua voce cosi calda e pulita, la tua voce che diventa dentro di me un fuoco quando pronuncia il mio nome, le parole nella mia bocca si sono trasformate in canto, come quello stesso canto cosi poco convenzionale che tu regali a chi ti ascolta, un canto pieno di libertà e calore che dentro di me era alto ma che non potevo donarti perchè due bocche affamate di parole devono cantare insieme ed io aspetto la tua bocca come la parola magica che apre quella stanza segreta che è dentro di me e che aprirò solo a chi riconoscerò, perchè lo aspettavo da tanto, da molto prima che ci stringessimo la mano, quasi un anno fa. La tua bocca come un canto, la tua bocca come la parola magica che attendo, la tua bocca come la primavera in una mattina di marzo.

lunedì, gennaio 27, 2014

ombra e grazia

Ho una specie di certezza interiore crescente che esiste in me un deposito d'oro da trasmettere... Non c'è nessuno per riceverlo. Questo non mi dà dolore. La miniera d'oro è inesauribile.

Simone Weil

sabato, gennaio 11, 2014

vivere è superare se stessi

Bisogna fare uno sforzo per risalire il corso delle cose, capovolgere gli eventi. Con purezza e sincerità di fronte a noi stessi...perchè vivere non è seguire come pecore il corso degli eventi, nel solito tran tran di questo insieme di idee, di gusti, di percezioni, di desideri, di disgusti che confondiamo con il nostro io e dei quali siamo appagati senza cercare oltre, più lontano. Vivere è superare se stessi, mentre l'uomo non sa fare altro che lasciarsi andare. 

Antonine Artaud
da PensieriParole

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Salerno, Italy
Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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