venerdì, giugno 29, 2007

morire, dormire, sognare forse

Tre stati della mente che sono legati da un sottilissimo filo e che nello stesso tempo possono essere agli estremi opposti di loro stessi. In accademia oggi è giorno di partenze. I ragazzi mi salutano commossi, qualcuno piange, qualcun'altro mi abbraccia, qualcun'altro non mi dice niente.. in fondo non faccio amicizia con tutti e naturalmente ho i miei preferiti. E' una giornata bellissima. Tempo di mare, certo...ma giocando stupidamente con le parole direi anche tempo di amare. Perchè io quando mi lego a qualcuno, amo. Qualunque cosa essa sia. L'unico difetto a questa mia forza è che legarmi a qualcuno è un atto raro e sottile..si, sottile come recita il titolo di una canzone dei nonvogliocheclara. Sottile come un sentimento che non va ferito, perchè nella sua sottigliezza è nascosta la sua forza e spezzare quel sentimento è come avvicinare un ago alla pelle e giocarci fino a far uscire il sangue. Si muore a volte, a volte si dorme (per una quantità infinita di motivi) e altre volte si sogna, forse. Chissà se dopo aver tanto dormito si è ancora capaci di sognare...

...ma quando con le parole hai toccato il cuore
allora senti il peso di.. doverlo rifare
e allora ti parlerò con tutta la fantasia che ho
fino a sciupare ogni pensiero, seppure sottile...

giovedì, giugno 21, 2007

Sapete chi è Giugno? ecco,darei lui

Io adoro il mese di giugno e oggi festeggio l'estate fuori e dentro di me.
Oggi mi rotolerei in valli screziate di margherite e mi butterei in canali blu di farfalle (ogni volta che rileggo sue poesie sento il cervello ed il cuore che impazziscono, ma questa è un'altra storia).

Dicevo: si, io adoro giugno e ogni ventuno del mese io festeggio. A giugno sono sempre successe le cose più belle della mia vita, nel senso che hanno preso vita proprio in questo mese. A volte però è stata la primavera a portarmi valli screziate di margherite ed allora è successo che in giugno io cogliessi già calici di gigli da regalare. Si, non ho dubbi.. anche quest'anno io colgo calici di gigli e li regalo, senza paura. Apro gli occhi ed insieme li chiudo, non c'è tempo per pensare. Mi abbandono al sole e mi trasformo in fiore.

Sapete chi è Giugno - ecco, darei lui -
rose colte ieri a Zanzibar -
e calici di gigli - come pozzi -
miglia e miglia - di api -

canali blu che flotte di farfalle -
traversarono -
e valli screziate di margherite [..]

oggi

J 1386 (1876) / F 1413 (1876)

Summer - we all have seen -
A few of us - believed -
A few - the more aspiringUnquestionably loved -

But Summer does not care -
She takes her gracious way
As eligible as the Moon
To the Temerity -

Deputed to adore -
The Doom to be adored
Unknown as to an Ecstasy
The Embryo endowed -

L'Estate - noi tutti l'abbiamo vista -
Alcuni di noi - stimata -
Alcuni - i più appassionati
Indiscutibilmente amata -

Ma l'Estate non se ne cura -
Prende la sua graziosa via
Idonea come la Luna
Alla Temerarietà -

Deputata ad adorare -
La Condanna ad essere adorata
Sconosciuta come ad un'Estasi
L'Embrionale dote -

[Emily]

martedì, giugno 19, 2007

martedì, giugno 12, 2007

una musica può fare?

Leggo in rete che i Sonic Youth quest'estate saranno di nuovo in Italia e che a Roma suoneranno al teatro antico di Ostia. Notizia che al genere umano forse non dirà niente, a me invece fa fare un salto indietro di sei anni e mi riporta al loro primo concerto che ho visto, insieme al mio ragazzo storico. Ricordo ancora perfettamente tutto di quella giornata e la sera, indimenticabile.. Kim Gordon che da perfetta farfalla ubriaca gridava impazzita I love you I love you e come Thurston Moore inciampava sulle sue contorsioni. E poi quella cornice meravigliosa del teatro antico di Ostia, altro che Idroscalo.

Che dire? Molto probabilmente non rivedrò i sonici quest'anno, ma posso ritenermi fortunata se penso al fatto che dopo quel concerto nel giugno del 2001 ce ne sono stati altri due per me.
Quest'estate lavorerò, cosi come l'anno scorso e probabilmente cosi come sarà fino a quando farò questo lavoro. Ma avrò il mio tempo per la musica, cercando di incasellare ogni singolo attimo in un piano musicale ideale, quello più a portata di mano naturalmente. Ho già fatto un piccolo piano di battaglia. E poi già so che quest'estate la musica non l'ascolterò solamente, perchè sarò io stessa a farla. Fare musica. Ecco, questo è il mio progetto per l'estate... fare un casino di musica.

lunedì, giugno 11, 2007

oggi mi sento cosi

La speranza è nell’opera. Io sono un cinico a cui rimane
per la sua fede questo al di là. Io sono un cinico che ha fede in quel che fa.

(Cardarelli)

venerdì, giugno 08, 2007

dal balcone della mia aula vedo...

Tante cose... alcune reali, altre immaginarie.
Naturalmente preferisco le seconde alle prime.
Finalmente è venerdi e non vedo l'ora di gustarmi due giorni di totale riposo, guardando film e leggendo libri. Ho già deciso, questo fine settimana non scendo, niente amaro del capo e niente chiaccherate notturne. Sherine, israeliana di 26 anni laureata in ingegneria o informatica (non ho capito bene) vuole cambiare lavoro e vuole studiare medicina. Oggi abbiamo parlato della vita in Israele e ho imparato qualche parola in arabo. E' molto intelligente, la migliore della mia classe, ma anche lei, studiando il lessico dell'arredamento domestico, mi ha fatto la fatidica domanda a cui non so mai come rispondere: a che cosa serve il bidet? Le ho detto che serve a lavare i piedi, naturalmente.

A Salerno è una meravigliosa giornata di sole. Alle undici, durante la pausa caffè, sono scesa al bar e mi sono seduta ad un tavolino in pieno sole con un'alunna brasiliana della scuola e abbiamo parlato di Noite è luar ed ho scoperto che luar non significa chiaro di luna come io inizialmente credevo, ma lunare.. ma in realtà non sono molto sicura della traduzione, perchè ho paura che la mia pronuncia e la sua possano aver dato adito a qualche equivoco. La brasiliana, di cui non ricordo il nome, mi ha parlato del Brasile e in realtà non so neanche cosa mi ha detto perchè ero talmente estasiata di fronte a quel canto che ho fatto veramente fatica ad alzarmi e a richiamare i miei alunni per salire a scuola. Penso avrà sui 40 anni e una grande passione per tutto quello che fa. Mi ha raccontato che all'università avrebbe voluto studiare Lettere ma poichè doveva lavorare per pagarsi l'università ha dovuto cambiare scelta e fare una facoltà che avesse dei corsi serali... e mentre lo diceva mi colpiva la luce che aveva sul volto, quella luce tipica dei brasiliani che ritrovo costantemente sul viso di ognuno di loro.
E vorrei vedere il loro ceu. Izaura mi diceva che quello del Brasile era più grande di questo.
Un cielo diverso dal nostro, un cielo che forse io non sarei nemmeno capace a contenere con gli occhi, perchè, a differenza loro, non me lo sento dentro.

Un giorno ti porterò a vedere il cielo del Brasile ed allora non ci sarà posto per nessuna tristezza, promesso.

mercoledì, giugno 06, 2007

un anno di blog

A volte mi viene da piangere. Cosi, come ora in questo momento, dopo ventisette minuti dalla fine della mia lezione. E dopo aver attaccato da due minuti il telefono. A volte mi viene da piangere, forse quando dentro di me le parole si annodano e non c'è verso di lasciarle andare. E allora scrivo. Io quando ho voglia di piangere, scrivo. Non so nemmeno io cosa, probabilmente inizio a farlo senza un piano nella testa, senza seguire particolari sentimenti o sensazioni. Spesso mi capita di scrivere nella mia testa, lunghe lettere che non darò mai o poesie troppo veloci da riuscire a fermarle. Oggi il mio blog compie un anno. Provo a guardare me durante questo tempo e mi vedo. Provo a chiedermi quanto mi sento di essere stata bella e quanto pura in questo anno appena passato, a quanto sono stata felice, a quanto delusa e a quanto nuovamente felice. C'è un molto in risposta ad ogni domanda. E vedo me stessa durante questo tempo, le cose che ho fatto e quelle che ho solo pensato. Vedo le persone che hanno incrociato la mia strada e non posso fare a meno di pensare ai loro volti, tra i tanti soprattutto due. Un anno fa battezzavo il mio blog con una delle mie frasi preferite dei csi e oggi rinnovo la promessa alla bellezza, mai assillante nè oziosa...austera e di sostanza sferzante.

martedì, giugno 05, 2007

a volte vorrei cantare un inno alla bellezza, a volte vorrei solo che mi guardassi finalmente negli occhi e mi dicessi perchè

Viens-tu du ciel profond ou sors-tu de l'abime,
Ô Beauté? ton regard infernal et divin,
Verse confusément le bienfait et le crime,
Et l'on peut pour cela te comparer au vin.

Tu contiens dans ton oeil le couchant et l'aurore;
Tu repands des parfums comme un soir orageux;
Tes baisers sont un philtre et ta bouche une amphore
Qui font le héros lâche et l'enfant courageux.

Sors-tu du gouffre noir ou descends-tu des astres?
Le Destin charmé suit tes jupons comme un chien;
Tu sèmes au hasard la joie et les désastres,
Et tu gouvernes tout et ne réponds de rien.

Tu marches sur des morts, Beauté, dont tu te moques;
De tes bijoux l'Horreur n'est pas le moins charmant,
Et le Meurtre, parmi tes plus chères breloques,
Sur ton ventre orgueilleux danse amoureusement.

L'éphémère ébloui vole vers toi, chandelle,
Crépite, flambe et dit : Bénissons ce flambeau!
L'amoureux pantelant incliné sur sa belle
A l'air d'un moribond caressant son tombeau.

Que tu viennes du ciel ou de l'enfer, qu'importe,
Ô Beauté, monstre énorme, effrayant, ingénu!
Si ton oeil, ton souris, ton pied, m'ouvrent la porte
D'un Infini que j'aime et n'ai jamais connu?

De Satan ou de Dieu, qu'importe? Ange ou Sirène,
Qu'importe, si tu rends, - fée aux yeux de velours,
Rythme, parfum lueur, ô mon unique reine !
-L'univers moins hideux et les instants moins lourds.

BAUDELAIRE (extrait des Fleurs du Mal)

sabato, giugno 02, 2007

giugno a Milano

Giugno e' uno dei miei mesi preferiti, normalmente.
E quando finalmente arriva, la sua luce mi entra dentro senza chiedere permesso.
Ma sono a Milano. Cielo bianco e pioggia.
E freddo... che bello.

venerdì, giugno 01, 2007

strange little girl(s)

Erano esattamente sei anni che non vedevo un concerto al Teatro Smeraldo, non che la cosa mi mancasse particolarmente, ma avevo dei bei ricordi legati a quel teatro. Il mio primo concerto di Vinicio Capossela insieme a Mariangela, il giorno dopo il mio primo concerto di Polly Jean harvey al palalido, dopo una notte passata n treno con tanta adrenalina in corpo...emozioni che non si dimenticano. E cosi dopo sei anni sono tornata in quello stesso teatro, in una zona di Milano che un tempo conoscevo molto bene. Ieri sera ad esibirsi era una strana piccola donna che corrisponde al nome di Tori Amos. Tre anni fa l'avevo vista fare l'amore con il suo pianoforte in una arena flegrea stracolma, immediatamente prima di lasciare il testimone a Nick Cave. Ieri sera l'ho vista fare ancora l'amore con il suo pianoforte, ma in un tripudio di luci e di distorsioni sonore che non mi aspettavo... con una serie di travestimenti, vestiti e movimenti che mi ricordavano una sorta di Diamanda Galas versione piu' giovane e piu' bella. All'inizio la sorpresa mi ha spiazzato, ma poco alla volta il mio sguardo e le mie orecchie e tutta la mia testa sono rimaste incollate e ipnotizzate dal suono di quel pianoforte che lei suonava, contemporanemante ad un altro o al suo corpo, con la semplicita' e la leggerezza con cui si fuma una sigaretta. Un concerto bellissimo, terminato con una versione da togliere il fiato, della mia canzone preferita, presa dal suo album che piu' ho amato e che ho piu' ascoltato: hey Jupiter, da Boys for Pele.. sempre lì, sempre verso la fine degli anni 90. Un tuffo in verticale nel mio passato prezioso e indimenticabile.

Informazioni personali

La mia foto
Salerno, Italy
Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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