martedì, febbraio 11, 2014

i ritorni

Sabato finalmente ti ho rivisto. Ti ho aspettato tanto ma in un'attesa che non era solo un'attesa, ti ho aspettato come in un sogno, come in uno di quei mondi fantastici di Gondry che tanto ci piacciono, anche se non ce lo siamo mai detto, perchè io e te non ci siamo detti mai nulla eppure io quando ti penso, quando ti immagino, quando ti sento, si ti sento perchè io riesco anche a sentirti.. ho milioni di parole che si agitano dentro i miei occhi e la mia bocca. E l'altra sera, quando finalmente ti ho rivisto e ho risentito la tua voce, la tua voce cosi calda e pulita, la tua voce che diventa dentro di me un fuoco quando pronuncia il mio nome, le parole nella mia bocca si sono trasformate in canto, come quello stesso canto cosi poco convenzionale che tu regali a chi ti ascolta, un canto pieno di libertà e calore che dentro di me era alto ma che non potevo donarti perchè due bocche affamate di parole devono cantare insieme ed io aspetto la tua bocca come la parola magica che apre quella stanza segreta che è dentro di me e che aprirò solo a chi riconoscerò, perchè lo aspettavo da tanto, da molto prima che ci stringessimo la mano, quasi un anno fa. La tua bocca come un canto, la tua bocca come la parola magica che attendo, la tua bocca come la primavera in una mattina di marzo.

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Salerno, Italy
Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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