domenica, febbraio 04, 2007

ospital(e)

L'ultima volta che sono stata in ospedale per un'operazione avevo sei anni e di quell'esperienza ricordo che sapevo già scrivere perchè usavo la scrittura al posto della parola che per qualche giorno mi fu tolta. Ricordo che scrivevo biglietti a mia madre in cui chiedevo del mio fratellino. E l'enorme quantità di gelati che mangiaii a seguito dell'operazione. Oggi, di anni ne ho molti di più e stasera tornerò in ospedale per starci qualche giorno. Anche se questa volta la voce non mi sarà tolta, probabilmente userò ancora la scrittura, per esprimere altri pensieri, attraverso nuove forme. Spero solo che l'anestesia sia quel "viaggio" che dice mia cugina! Un abbraccio a chi mi pensa e a chi mi penserà.

6 commenti:

Luciana ha detto...

sono appena tornata, dall'ospital(e)...il viaggio a detta di Manu (forse l'unica cosa che ha detto, visto che era appena uscita dalla sala operatoria)non è stato come aveva sperato!!!

Anonimo ha detto...

Anche se non è stato un piacevole viaggio l'importante è che il suo rientro sia stato piacevole e sereno come il resto della giornata...

Anonimo ha detto...

Non ci conosciamo personalmente ma visito spesso il tuo blog per il fatto che la tua scrittura esprima una magia invisibile agli occhi.Beh,mi sentivo di augurarti una buona guarigione ;)
Grà

battagliero ha detto...

mia cara e dolce poetessa,io e ciccio ,non ci siamo dimenticati di te...domani ti verremo a trovare nella lotteria della vita(in ospedale non ci sono più certezze scentifiche:))lo sai che la nostra vita senza te è solo ubriaca pantomima...a domani saffo

Anonimo ha detto...

Cara Manu, tutto bene? Serve un dottore?? :) Meglio un amico, va!
Un abbraccio!

fabilunablu ha detto...

manu.... lo sai..:)
bacini

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Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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