martedì, settembre 04, 2007

regalami una piccola percentuale di presunta intimità...

Questa è la prima sera d’estate che passo con me stessa, si, ci ho pensato bene. Stasera è la prima sera che passo in compagnia di me stessa, luce bassa nella stanza, le luci della città dietro la finestra spalancata a far entrare il fresco e questo piccolo gioiello nell’aria. Dovrei studiare o forse dovrei lanciarmi nella fase del matto e disperatissimo, ma non ho sette anni di tempo, ho solo qualche settimana ed allora lascio stare, allora leggo distrattamente i miei libri dei test e dedico il tempo a me stessa, senza patemi d’animo.

Adoro il rumore di porte che sbattono alla fine o all’inizio di una canzone, mi dà un senso di realtà maggiore, anche se lo so che è solo una finzione… ma che cosa posso chiamare veramente realtà di quello che mi sta intorno? Posso definire realtà l’intersecarsi di pensieri astratti senza il contatto degli occhi e delle mani? Non sento niente di reale in ciò che non ha corpo, in ciò che non ha dimensione. Io il silenzio non lo sento, è inutile guardare il cielo se qualcuno ha spento le stelle. Bisognerebbe riaccenderle se si sogna la luce, io sono miope e non vedo da lontano.

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Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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