Scendere alla stazione di una città che senti tua fino a dentro la stomaco non è un’emozione da poco. E non solo perché ci sei nato e non solo perché per la strada incontri casualmente persone che ti salutano e con cui ti fermi a chiacchierare. La senti tua anche perché ti somiglia e ti sa parlare.. anche ascoltare a volte.
Ti somiglia l’aria che si respira per le strade e sui volti della gente che passeggia sul lungomare o che sta seduta su una panchina a leggere un libro o che porta a spasso un cane. Ti somiglia la pace e la tranquillità che incontri in un vicolo del centro storico poco battuto o in uno scorcio di cielo all’imbrunire che riesci a scorgere tra i palazzi addossati uno all’altro. Ti somiglia la semplicità nei gesti delle persone e ti somigliano i sorrisi e i baci degli amici che ti rivedono e ti chiedono come stai, indipendentemente da quanti giorni sono trascorsi dall’ultima volta che ti hanno visto. Ti somiglia l’aria di casa che ritrovi in una determinata piazza e in un determinato locale. Ti somiglia tutta la tua famiglia che ti bacia e ti abbraccia anche se non ti vede da soli quindici giorni. Mi somiglia mia madre che rientra da scuola e mi dice che quando ci sono io la casa è più bella perché c’è la musica.
E ieri c’era anche una persona speciale che mi aspettava sul binario e che mi ha accolto col suo grande sorriso bianco e puro. I piccoli principi a volte ritornano e ti accompagnano per un pò…senza più paura delle spine.
2 commenti:
buon compleanno !
molto bello il tuo blog ;)
ciao
f.
AUGURONI VECCHIACCIA hai ricevuto il mio sms di stanotte alle 00.15? :)
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