Oggi a ottantuno anni, ho provato un vivo sentimento di me stesso, proprio come prendevo coscienza di me a cinque o sei anni. La coscienza è senza movimento. Ed è proprio per questa sua immobilità che noi possiamo percepire il moto di quello che chiamiamo tempo. Se il tempo passa, è necessario che vi sia qualcosa che resti stabile. Ed è la coscienza di sè ad essere stabile.
Lev Tolstoj
ed è forte quello che ho dentro distante dalla mediocrità, ho inseguito il rumore assordante per non sentirla...
mercoledì, dicembre 16, 2009
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