venerdì, agosto 31, 2012

fine agosto

Dopo un mese in me riesplodono di nuovo parole che qui, come sempre, troveranno solo un piccolo spazio ma è cosi difficile farsi strada in mezzo a questo vortice di pensieri e di sensazioni. Eppure sento che come sempre quando arrivo troppo vicino al punto di saturazione, ho bisogno almeno di aprirla un pò questa ferita che ho in mezzo al cuore e che da lì arriva un pò dappertutto, dalla testa ai piedi, dagli occhi fino alle dita delle mani. Questo agosto è stato un mese terribile in cui per la prima volta nella mia vita ho provato sulla pelle la sensazione atroce del pericolo della perdita di chi ci ama più al mondo. Ora che il peggio sembra essere passato mi guardo indietro e mi sento cosi fortunata, riascoltare gli uccelli che cantano dalla mia finestra in quest'aria placida di fine agosto mi sembra come se mi trovassi al cospetto di tutta la bellezza del mondo. E mi sento fortunata ancor di più perchè anche quando tutto sembra crollare io non chiudo gli occhi e nuova bellezza mi investe... non importa la forma o la quantità, io sento che mi tocca, che mi chiama, che mi ascolta anche probabilmente, quando la prendo tra le mani e la interrogo sul perchè sul come e sul quando. Oggi è l'ultimo giorno di questo mese da dimenticare, ma voglio e devo salvare il suo inizio e la sua fine, perchè sono state lievi e dolci come se mi avessero prima aperto una coperta da portare durante i miei giorni di freddo atroce e poi come se in questa coperta mi avessero avvolto per farmi sentire al sicuro e prepararmi all'autunno, un autunno che io desidero e che aspetto come si aspetta una persona che si ama, perchè l'autunno è la mia stagione mentale, perchè in autunno io sono nata, perchè l'autunno mi riporta nei cinema e davanti le tazze di tè... perchè l'autunno porterà l'estate di San Martino a cui appartengo e spero mi ridarà le ali, seppur ferite, seppur dilaniate dalla brutalità e dalla cecità di chi mi ha perso con un solo gesto, assurdo, ingiusto e cosi tremendamente privo di grazia... a che serve avere la luce se poi si vive nel buio? Io non appartengo a tutto questo, io la luce la tengo stretta tra le mani per donarla non solo a me stessa ma anche a chi entra dentro la mia anima e con il proprio sorriso mi fa camminare più in alto, da dove la prospettiva delle cose è comunque e sempre una prospettiva privilegiata. E cosi domani inizia settembre e non voglio avere più paura. Io esisto.

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Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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