venerdì, ottobre 26, 2007

autunno al nord

Da quasi quindici giorni vago tra la Lombardia e il Piemonte. E ora ho solo voglia di tornare a casa, al mio mare, alla mia gente e alla mia lingua.
E di azzerare le delusioni, i pensieri, anche le speranze forse. O forse ho solo voglia di incontrarmi davvero con le persone, non solamente di sfiorarle da lontano o qualcosa di ancora peggio.
E la pioggia di Torino stasera mi riporta a Pavese, come sempre mi succede quando sono qui e fuori piove.

Torneremo per strada a fissare i passanti
e saremo passanti anche noi. Studieremo
come alzarci al mattino deponendo il disgusto
della notte e uscir fuori col passo di un tempo.
Piegheremo la testa al lavoro di un tempo.
Torneremo laggiù, contro il vetro, a fumare
intontiti. Ma gli occhi saranno gli stessi
e anche i gesti e anche il viso. Quel vano segreto
che c'indugia nel corpo e ci sperde lo sguardo
morirà lentamente nel ritmo del sangue
dove tutto scompare.
Usciremo un mattino,
non avremo più casa, usciremo per via;
il disgusto notturno ci avrà abbandonati;
tremeremo a star soli. Ma vorremo star soli.
Fisseremo i passanti col morto sorriso
di chi è stato battuto, ma non odia e non grida
perché sa che da tempo remoto la sorte
- tutto quanto è già stato o sarà - è dentro il sangue,
nel sussurro del sangue. Piegheremo la fronte
soli, in mezzo alla strada, in ascolto di un'eco
dentro il sangue. E quest'eco non vibrerà più.
Leveremo lo sguardo, fissando la strada.

1 commento:

fabilunablu ha detto...

Ci sono, lungo questa strada, tra i volti della gente, negli occhi anche degli sconosciuti. ci sono, in silenzio, accarezzandoti nelle delusioni e sostenendoti nelle speranze:*
buon rientro a casa
f.

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Salerno, Italy
Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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