domenica, giugno 01, 2008

questa notte una lucciola illumina la mia finestra....

Ci sono giorni in cui la mia voglia di scrivere è più forte di ogni cosa. Negli anni passati provavo spesso questa sensazione e molto spesso non riuscivo a non assecondarla ed allora scrivevo, scrivevo, scrivevo… scrivevo lettere, quaderni, scrivevo in consolist, scrivevo a me stessa, scrivevo poesie.. negli ultimi anni la mia voglia ed il mio bisogno di scrivere hanno fatto a pugni con le mie ferite e con il mio cuore stanco, con la delusione delle parole dimenticate.. è questa la spiegazione che do alla mia attuale inadeguatezza alla scrittura eppure nel momento stesso in cui lo dico o semplicemente lo penso, dentro di me so benissimo che non potrò mai sentirmi inadeguata di fronte alla scrittura..

Oggi ho visto il mare.. niente di particolare…da quando sono tornata a casa non passa giorno senza che io lo veda o lo senta….. ma oggi non sono stata la sola a poterlo guardare… e questo mi ha dato una piccola gioia… Genova, quanti ricordi e quanta musica, quante risate e quanti sogni. Devo ritornarci uno di questi anni e camminare in via del campo raccogliendo tutti i fiori della mia mente, sentirne l’odore e credere ancora che la bellezza non nasce dai diamanti….

Il 31 maggio di ogni anno strappo un giorno prima la pagina del calendario, cosi che giugno possa arrivare qualche ora prima. Ed è cosi che ieri sera ho fatto.. ma sono stata contenta di uscire fuori e di vedere ancora qualche lucciola nel buio… a me le lucciole fanno commuovere ed anche questo anno la prima lucciola mi ha fatto battere il cuore. C’è una persona a cui penso sempre quando vedo le lucciole, forse perché mi ricordo sempre di quanto gli piacciano o forse perché quelle lucine che danzano nel buio mi fanno pensare alla malinconia che ho di lui. Perché io Peppe non lo vedo da troppo tempo e non so neanche perché. Ed oggi giugno è qui. E’ un mese che ha un posto speciale nel mio cuore, perché mi ha sempre regalato emozioni, alcune tra le più belle della mia vita a cui ogni tanto ripenso, anche se quelle emozioni ora non esistono più da parecchio tempo ma fanno parte di me perché attraverso loro sono diventata quel che sono. Parlavo delle lucciole e delle emozioni…. se ci penso mi viene da piangere… le immagini raccolte nello scontrino di non so che… lo facevo tante volte anche io… fermare un pensiero estemporaneo in uno scontrino raccolto da una tasca… quella canzone mi faceva piangere, era meravigliosa...ogni sua frase mi entrava dentro come sangue nelle vene e mi apriva il cuore come un soffio di vento caldo.

Quando penso a quegli anni passati a sognare e a vivere attraverso le sue canzoni mi vengono i brividi… pensare a quella immensa forza che mi dava da prendere tutta l’Italia in una mano e girarmela come volevo… inseguendo volti, voci, cuori, sogni, paure…. Un sogno meravigliosamente folle che mi ha dato molto di più di quel che mi ha levato…. io e tanti altri siamo rimasti con la stessa pelle che portavamo addosso ma che pena pensare a chi quella pelle se l’è cambiata….

Ma il tempo ora non si è fermato ed io non sto aspettando nulla… una lucciola illumina ancora la mia finestra stanotte… ancor di più.. è entrata nella mia stanza ed è bellissimo godere di questo spettacolo al buio, nella mia stanza illuminata solo da quella piccola lucina e dallo schermo di questo computer… o forse si, sto aspettando.. ma più che qualcosa, sto aspettando qualcuno…un pezzo del mio cuore che vive troppo lontano da me… i’m waiting for an asteroid

Mi dà sollievo sapere che domani non dovrò andare al lavoro. E’ stata una settimana difficile che si è conclusa in modo terribile perché non può che dirsi terribile trovarsi da sola con un’amica a cui telefonano per dire che la mamma è morta…. sto ancora tremando e non ci dormo la notte, ma stasera cerco di trovare un po’ di pace, mi lascio trasportare dalla magia di giugno e dalle sue promesse, mi aggrappo a questa piccola luce sperando che mi porti verso una nuova alba…

e verso un cielo in bottiglia vorrei non guardare mai...


Ad altri toccherà avere
quanto ci toccherà perdere.
Altri potranno trovare
ciò che noi cercando
trovammo o non trovammo,
secondo la sorte che ci fu data.

Ma ciò che ad essi non tocca
è la magia che evoca
la Lontananza e ne fa storia.
E per questo la loro gloria
è la giusta aureola data
da una luce imprestata.

I colombi

[Fernando Pessoa]

1 commento:

Ivana ha detto...

Leggendo di Genova mi è ritornata in mente una sera ligure. il ricordo è tornato ad un concerto di quasi 10 anni fa che abbiamo visto insieme.

Tu sai che io mi ritrovo in una piccola parte di questo post.

E se penso a quel lungo periodo mi vengono in mente le risate, le situazioni, le canzoni come “fino a quando”, le faq, gli occhi che ho perso di vista e quelli che fortunatamente ancora ritrovo.
Grazie per avermi fatto ricordare…per avermi fatto riascoltare il “mio” disco.

Tu sai cosa ne penso della tua non scrittura.
E ancora oggi ti scrivo che è un peccato leggere sempre piu’ di rado le tue parole.



p.s.: Ho visto che hai aperto la nuova rotta…grazie eh!

Informazioni personali

La mia foto
Salerno, Italy
Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

Archivio blog