mercoledì, febbraio 28, 2007

sensazioni di familiarità

Mi dichiaro libera ai tuoi occhi

ma questo suona come una bestemmia
per la tua anima ancora incatenata
alla porta del passato prossimo.

Io lo conosco l’odore ferruginoso
di quelle catene e la puzza acida che
resta sulla pelle.

Lo conosco il dolore del corpo,
spezzato nelle giunture degli arti.

Il buio mi ha trafitta molte volte
prima che io potessi avere tra le mani
una spada di luce per colpirlo a morte.

28/2/07

11 commenti:

Manuela ha detto...

.. io lo leggo quel commento pensato che non hai lasciato.. ho dei poteri sensitivi, non te l'ho mai detto? ;)

Anonimo ha detto...

...secondo me sono più di uno i commenti non pensati...

Manuela ha detto...

tipo?

Anonimo ha detto...

..tipo che il mio è uno di quelli non pensati...

Manuela ha detto...

speriamo almeno che (almeno) il commento pensato sia intelligente!

Anonimo ha detto...

..io ringrazio Dio che mi ha fatto troppo poco intelligente...

Manuela ha detto...

uau..........citazione colta! complimenti... questa non me l'aspettavo.. guadagni un punto! da - 663746376327467364736 sali
a -663746376327467364735! ;P

però c'è un errore... il testo originale non dice "io" ... dovresti riascoltare il pezzo degli scisma.. mi sembra di averteli fatti i cd!!!! io per solidarietà metterò un cd di quelli che mi hai fatto tu! (hai qualche preferenza?)

Anonimo ha detto...

..il cd purtroppo si è rovinato...per i miei non saprei, erano tutti bellissimi..ascolta quello che più si addice a questa bella giornata di primavera...
peace :)

Manuela ha detto...

La prima cosa che mi viene in mente è che tra l'uso del passato prossimo e del passato remoto c'è una bella differenza..... e ad ogni modo, oggi come ieri e come domani e come sempre, i pensieri pensati e non espressi (che io detesto terribilmente) restano non detti (e quindi infinitamente stupidi), e di conseguenza non hanno voce e non possono essere ascoltati perchè la telepatia non esiste (lo so, è una grande delusione scorprirlo).

Anonimo ha detto...

Le differenze tra passato prossimo e remoto le lascio ai letterati…
Concordo con te sull’inutilità e la stupidità dei pensieri non espressi.
Aggiungo, però, che a volte, senza dover ricorrere alla telepatia, si può capire semplicemente ascoltando…
Certi silenzi, ad esempio, significano molto più di tante parole…

Manuela ha detto...

quando parlavo di differenza tra passato prossimo e passato remoto mi riferivo ad un uso istintivo di intenti (se cosi posso dire)... io ho usato il passato prossimo... e comunque è vero, si può capire semplicemente ascoltando, ma se ascolto questo maledetto silenzio che cosa ascolto? Non mi arriva niente...niente, niente, ma proprio un bel niente....il silenzio non ha parole e non ha voce, è inutile trovarci qualcosa di buono o di speciale, soprattutto non dopo tutto questo tempo. Comprendo e conosco la tua difficoltà di comunicazione col mondo, ma non puoi pretendere i miracoli...a volte è necessaria aprirla quella maledetta bocca.. cavolo! Prova ad andare in quel vecchio negozio di elettrodomestici, forse trovi qualcosa che ti può aiutare! E comunque che ne dici di cambiare canale? io pensavo di guardare un vecchio documentario sulla natura.. anche perchè questo canale del blog un pò mi ha stancata... you make it easy... non lo è, non per me.

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Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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