sabato, luglio 08, 2006

a tempestade

Sono da poco passate le cinque del pomeriggio. I nonvogliocheclara nello stereo e fuori in arrivo una tempesta estiva. Dopo pranzo sono andata a mare, godendo solo di una mezz’ora di sole. Ora sorseggio un martini bianco, preparandomi a mettere le ultime cose in valigia mentre i pensieri si affollano. Domani mattina alle sei partirò per Venezia e starò li una settimana. Quella città mi fa una tristezza assurda, sono confortata solo dall’idea di conoscere delle persone interessanti durante i prossimi giorni. E soprattutto spero di rivedere qualche vecchio amico nel fine settimana. O forse di andare a Gorizia dalla mia cuginetta. Deciderò all’ultimo, come sempre. Dalla finestra aperta entra un vento fresco, domattina il mare sarà bellissimo, peccato che io sarò su un treno che mi porterà in una laguna. E poi Barcellona. Il matrimonio di Silvia. Guillame. Carlos. E le mie passeggiate al porto olimpico e alla barceloneta, con il tramonto in sottofondo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ah guarda i veneti sono simpaticissimi, però stai attenta perhcè possono rivelarsi anche delle sane teste di cazzo. Lo dico con un velo di rancore.

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Salerno, Italy
Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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