Sopporterei ciò che più mi offende
Assisto a quei gesti guidati dalla tua stupidità
Sopporterei ciò che più mi uccide
Saprei restare comunque fedele a me stessa
Viscidi sorrisi non riscaldano
Tra bene e male ho già deciso
In fondo sai che le apparenze
Non m’ingannano
Mi hai soltanto strappato un po’di silenzio…
Facile risponderti che puoi prenderti tutto quello che vuoi
Mi hai soltanto strappato un po’di silenzio
Soltanto strappato un po’ di silenzio
Hai soltanto sprecato il tuo nobile fiato
Sopporterei ciò che più mi offende
Saprei restare comunque fedele a me stessa
Viscidi sorrisi non riscaldano
Tra bene e male ho già deciso
In fondo sai che le apparenze
Non m’ ingannano
Mi hai soltanto strappato un po’di silenzio…
Facile risponderti che puoi prenderti tutto quello che vuoi
Mi hai soltanto strappato un po’ di silenzio ...
Soltanto strappato un po’ di silenzio
Soltanto strappato un po’ di silenzio
Hai soltanto sprecato il tuo nobile fiato…
Fino all'ultimo - Carmen Consoli
...un telefono che squilla nella notte, un concerto a 900 chilometri di distanza ed io che ascolto immobile un'emozione che dopo dieci anni è rimasta lì, intatta, perfetta e meravigliosa... un urlo al mondo gonfio di bellezza, un'emozione profondamente mia e che mi accompagnerà per sempre, perchè ci sono canzoni che sono schegge del proprio cuore e che non vanno più via.
ed è forte quello che ho dentro distante dalla mediocrità, ho inseguito il rumore assordante per non sentirla...
mercoledì, gennaio 31, 2007
martedì, gennaio 30, 2007
domenica, gennaio 28, 2007
sabato, gennaio 27, 2007
giorno della memoria...per non dimenticare, mai.
Auschwitz (F.Guccini)
Son morto ch'ero bambino/son morto con altri cento/passato per un camino/e ora sono nel vento/Ad Auschwitz c'era la neve/il fumo saliva lento/nei campi tante persone/che ora sono nel vento/Nei campi tante persone/ma un solo grande silenzio/che strano, non ho imparato/a sorridere qui nel vento/Io chiedo come puo` un uomo/uccidere un suo fratello/eppure siamo a milioni/in polvere qui nel vento/Ancora tuona il cannone/ancora non e` contenta/di sangue la bestia umana/e ancora ci porta il vento/Io chiedo quando sara`/che un uomo potra` imparare/a vivere senza ammazzare/e il vento si posera'/
venerdì, gennaio 26, 2007
anima fiammeggiante
Ci sono momenti in cui mi chiedo sempre che senso abbia il tempo. Che cosa realmente esso sia e quanto sia importante. Me lo chiedo soprattutto quando mi dimentico della sua esistenza, quando nella vita incontro qualcuno che mi rivela inconsapevolmente quell’alchimia che lega le persone pur essendo completamente sconosciute. Me lo chiedo quando la sintonia entra spontaneamente nelle mie mani (mai bloccate) e nei miei occhi (mai bassi), quando il silenzio non ha alcun peso, riempito da parole che scivolano libere e che non hanno paura di diventare alate e che allo stesso tempo non lo pretendono perché portano con sè solamente una possibilità di vita. Ed è bello conservare i colori nei propri occhi, una gamma varia e variabile, perché il bianco ed il nero esistono solo per dar vita alle sfumature ed è in esse che io incontro la vita. Oggi, mia cugina Eloisa è stata una di queste sfumature di colori in cui amo perdermi, anche se a piccoli passi... in un bar della barceloneta, in un ristorante pakistano del raval, in una numerosa famiglia meridionale (la mia) che la accoglie dopo quindici anni, come se fosse sempre stata qui, nei suoi occhi emozionati di fronte a tutto questo, nelle sue risate e nel suo stupore, nel suo coraggio, nella sua meravigliosa e commovente voglia di sud. E nel suo orgoglio nell’inseguire questa voglia ed i suoi desideri.
giovedì, gennaio 25, 2007
in qualche parte del mondo, là nel silenzio di un angelo
Mia madre me l’ha raccontata tante volte la notte in cui è scomparso. Lei aveva nemmeno diciassette anni e pianse disperata alla notizia della sua morte. Quando ero bambina mi cantava spesso le sue canzoni... me ne ricordo soprattutto una....
.......ragazzo mio, un giorno ti diranno che tuo padre aveva per la testa tante idee ma in fondo poi non ha concluso niente… non devi credere, no, vogliono far di te un uomo piccolo, una barca senza vela, ma tu non credere, no, che appena s'alza il mare gli uomini senza idee, per primi vanno a fondo…
si, posso tranquillamente dire di esserci cresciuta con questa canzone...
Sono le undici e mezza di sera… mentre aspetto che Antonella atterri a New York guardo su rai due finalmente un programma degno di essere visto. La storia siamo noi stasera parla di Luigi Tenco.. il piccolo principe che girava senza spada. E ascoltandolo in vecchie registrazioni e guardandolo in vecchie immagini di repertorio posso perfettamente immaginare perché mia madre lo amasse tanto. Lo squillo di Anto è appena arrivato… ora posso addormentarmi tranquilla. O almeno ci provo. Un giorno dopo l’altro. Un giorno dopo l’altro. Un giorno. Dopo. L’altro.
.......ragazzo mio, un giorno ti diranno che tuo padre aveva per la testa tante idee ma in fondo poi non ha concluso niente… non devi credere, no, vogliono far di te un uomo piccolo, una barca senza vela, ma tu non credere, no, che appena s'alza il mare gli uomini senza idee, per primi vanno a fondo…
si, posso tranquillamente dire di esserci cresciuta con questa canzone...
Sono le undici e mezza di sera… mentre aspetto che Antonella atterri a New York guardo su rai due finalmente un programma degno di essere visto. La storia siamo noi stasera parla di Luigi Tenco.. il piccolo principe che girava senza spada. E ascoltandolo in vecchie registrazioni e guardandolo in vecchie immagini di repertorio posso perfettamente immaginare perché mia madre lo amasse tanto. Lo squillo di Anto è appena arrivato… ora posso addormentarmi tranquilla. O almeno ci provo. Un giorno dopo l’altro. Un giorno dopo l’altro. Un giorno. Dopo. L’altro.
mercoledì, gennaio 24, 2007
cieli nerissimi
Fuori c'è un tempo da paura.
Tutti si lamentavano del caldo ed allora eccoli benserviti!
Dopo pranzo sono tornata in accademia, perchè ho dimenticato il portatile a casa dei miei genitori, ma per fortuna stasera vengono a cena da me (in realtà è sempre mia madre che cucina) e cosi mi riporteranno il mio bambino! Sono le sei del pomeriggio e la sala computer si è quasi svuotata. Mustafà, Raik ed Alexandr, i miei preferiti, sono andati via da poco e sono rimaste solo la canadese che sta scrivendo ad una sua zia di Toronto a cui piacciono i giardini e le scarpe italiane e l' americana con bisnonna cilentana. E' veramente uno strano personaggio Diana, in effetti non sembra un'americana o forse si.... non so in realtà che idea reale ho degli americani... ne vedo cosi tanti e tutti cosi diversi da quando insegno in questa scuola... di sicuro so che lei è una delle più dolci... oggi ho scoperto che ha cinquantasei anni ed io che gliene davo massimo 40! Sto scrivendo dal pc che sta vicino al balcone e dal balcone vedo il mare, stasera la nave non c'è, sarà salpata per qualche terra lontana... ci sono solo molte barche ormeggiate, ma molte sono con le vele aperte e il vento le gonfia... c'è un vento terribile... io ho una paura tremenda del vento, mi fa meno paura, che ne so, un incendio...
E' bello di mattina mandarti un sms mentre sto andando a lavoro, sai? Ed è bello sapere che anche tu durante la giornata, mentre cammini o mentre sei ad un concerto o mentre bevi un tè nero, ne mandi uno a me. Dimmi... riesci a vederlo il mio mare da là? E' un pò lontano... ma sono sicura che insieme al mio pensiero te ne arrivi ogni giorno un pezzetto.... e non voglio i tuoi occhi diversi, non sarebbero i tuoi e non li riconoscerei. Ma stasera il mare è molto arrabbiato... devo dire che però è forse l'unica cosa che continua a piacermi quando si arrabbia... le persone sono orribili quando gridano e cosi anche gli alberi e la natura in generale... invece il mare no, lui resta bello anche quando è in tempesta... del resto l'ho sempre preferito d'inverno.... pensavo che forse l'ultima volta in cui lo abbiamo visto insieme (mille anni fa?) era proprio d'inverno... o forse mi sbaglio... lo vedi che succede a stare per tanto tempo senza bere tè insieme?
Luca e Francesco mi stanno aspettando. Dovremmo andare al cineforum insieme stasera (ieri abbiamo passato la serata tra Pasolini e amaro del capo) ma odio il freddo.... voglio che il cinema venga a casa mia.... se mi concentro magari Don Andrea organizza un teletrasporto... se mi concentro i miracoli possono avvenire... voi che ne dite?
Tutti si lamentavano del caldo ed allora eccoli benserviti!
Dopo pranzo sono tornata in accademia, perchè ho dimenticato il portatile a casa dei miei genitori, ma per fortuna stasera vengono a cena da me (in realtà è sempre mia madre che cucina) e cosi mi riporteranno il mio bambino! Sono le sei del pomeriggio e la sala computer si è quasi svuotata. Mustafà, Raik ed Alexandr, i miei preferiti, sono andati via da poco e sono rimaste solo la canadese che sta scrivendo ad una sua zia di Toronto a cui piacciono i giardini e le scarpe italiane e l' americana con bisnonna cilentana. E' veramente uno strano personaggio Diana, in effetti non sembra un'americana o forse si.... non so in realtà che idea reale ho degli americani... ne vedo cosi tanti e tutti cosi diversi da quando insegno in questa scuola... di sicuro so che lei è una delle più dolci... oggi ho scoperto che ha cinquantasei anni ed io che gliene davo massimo 40! Sto scrivendo dal pc che sta vicino al balcone e dal balcone vedo il mare, stasera la nave non c'è, sarà salpata per qualche terra lontana... ci sono solo molte barche ormeggiate, ma molte sono con le vele aperte e il vento le gonfia... c'è un vento terribile... io ho una paura tremenda del vento, mi fa meno paura, che ne so, un incendio...
E' bello di mattina mandarti un sms mentre sto andando a lavoro, sai? Ed è bello sapere che anche tu durante la giornata, mentre cammini o mentre sei ad un concerto o mentre bevi un tè nero, ne mandi uno a me. Dimmi... riesci a vederlo il mio mare da là? E' un pò lontano... ma sono sicura che insieme al mio pensiero te ne arrivi ogni giorno un pezzetto.... e non voglio i tuoi occhi diversi, non sarebbero i tuoi e non li riconoscerei. Ma stasera il mare è molto arrabbiato... devo dire che però è forse l'unica cosa che continua a piacermi quando si arrabbia... le persone sono orribili quando gridano e cosi anche gli alberi e la natura in generale... invece il mare no, lui resta bello anche quando è in tempesta... del resto l'ho sempre preferito d'inverno.... pensavo che forse l'ultima volta in cui lo abbiamo visto insieme (mille anni fa?) era proprio d'inverno... o forse mi sbaglio... lo vedi che succede a stare per tanto tempo senza bere tè insieme?
Luca e Francesco mi stanno aspettando. Dovremmo andare al cineforum insieme stasera (ieri abbiamo passato la serata tra Pasolini e amaro del capo) ma odio il freddo.... voglio che il cinema venga a casa mia.... se mi concentro magari Don Andrea organizza un teletrasporto... se mi concentro i miracoli possono avvenire... voi che ne dite?
martedì, gennaio 23, 2007
pennette al pesto
Il martedi gli alunni restano a scuola per pranzare insieme. Naturalmente la scelta di restare è arbitraria. Ho notato che restano quasi sempre tutti, come oggi, a parte Diana che è andata to Cilento per andare a visitare il paese dove sono nati i suoi nonni o bisnonni ( non ho ben capito).
Stamattina, durante la lezione sul passato remoto, ho scoperto che anche Daniella, la scura svedese di madre americana ha lontane origini italiane da parte materna; le ipotesi di dividono tra la Sicilia, Genova e Napoli. La madre è nata a Chicago. Le ho chiesto se conosceva Jonh Fante perchè mi ricordavo che la madre, Mary Capoluongo, figlia di un sarto di origini lucane, era nata a Chicago. Forse se le avessi detto Gigi D'Alessio avrebbe fatto una faccia meno stralunata.
Ora in accademia si respira un silenzio, interrotto solo dal rumore della fotocopiatrice alle mie spalle. I ragazzi sono andati tutti a casa a dormire, ho scoperto che hanno passato la serata di ieri tutti all'Alcool Cafè fino a notte inoltrata. Devo ammetere che seguono i miei insegnamenti e che quindi come insegnante non posso lamentarmi sul loro rendimento!
Stamattina, durante la lezione sul passato remoto, ho scoperto che anche Daniella, la scura svedese di madre americana ha lontane origini italiane da parte materna; le ipotesi di dividono tra la Sicilia, Genova e Napoli. La madre è nata a Chicago. Le ho chiesto se conosceva Jonh Fante perchè mi ricordavo che la madre, Mary Capoluongo, figlia di un sarto di origini lucane, era nata a Chicago. Forse se le avessi detto Gigi D'Alessio avrebbe fatto una faccia meno stralunata.
Ora in accademia si respira un silenzio, interrotto solo dal rumore della fotocopiatrice alle mie spalle. I ragazzi sono andati tutti a casa a dormire, ho scoperto che hanno passato la serata di ieri tutti all'Alcool Cafè fino a notte inoltrata. Devo ammetere che seguono i miei insegnamenti e che quindi come insegnante non posso lamentarmi sul loro rendimento!
domenica, gennaio 21, 2007
domenica
Stare con la mia famiglia,
accarezzare il mio gatto,
bere un tè verde,
leggere poesia.
"Da qui si doveva cominciare: il cielo.
Finestra senza davanzale, telaio, vetri.
Un’apertura e nulla più,
ma spalancata.
Non devo attendere una notte serena,
né alzare la testa
per osservare il cielo.
L’ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre.
Il cielo mi avvolge ermeticamente
e mi solleva da sotto.
Perfino le montagne più alte
non sono più vicine al cielo
delle valli più profonde.
In nessun luogo ce n’è di più
che in un altro.
La nuvola è schiacciata dal cielo
inesorabilmente come la tomba.
La talpa è al settimo cielo
come il gufo che scuote le ali.
La cosa che cade in un abisso,
cade da cielo a cielo.
Friabili, fluenti, rocciose,
infuocate ed eteree,
distese di cielo, briciole di cielo,
folate e cataste di cielo.
Il cielo è onnipresente
perfino nel buio sotto la pelle.
Mangio cielo, evacuo cielo.
Sono una trappola in trappola,
un abitante abitato,
un abbraccio abbracciato,
una domanda in risposta a una domanda.
La divisione tra cielo e terra
non è il modo appropriato
di pensare a questa totalità.
Permette solo di sopravvivere
a un indirizzo più esatto,
più facile da trovare
se dovessero cercarmi.
Miei segni particolari:
incanto e disperazione".
Il cielo - Wislawa Szymborska
accarezzare il mio gatto,
bere un tè verde,
leggere poesia.
"Da qui si doveva cominciare: il cielo.
Finestra senza davanzale, telaio, vetri.
Un’apertura e nulla più,
ma spalancata.
Non devo attendere una notte serena,
né alzare la testa
per osservare il cielo.
L’ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre.
Il cielo mi avvolge ermeticamente
e mi solleva da sotto.
Perfino le montagne più alte
non sono più vicine al cielo
delle valli più profonde.
In nessun luogo ce n’è di più
che in un altro.
La nuvola è schiacciata dal cielo
inesorabilmente come la tomba.
La talpa è al settimo cielo
come il gufo che scuote le ali.
La cosa che cade in un abisso,
cade da cielo a cielo.
Friabili, fluenti, rocciose,
infuocate ed eteree,
distese di cielo, briciole di cielo,
folate e cataste di cielo.
Il cielo è onnipresente
perfino nel buio sotto la pelle.
Mangio cielo, evacuo cielo.
Sono una trappola in trappola,
un abitante abitato,
un abbraccio abbracciato,
una domanda in risposta a una domanda.
La divisione tra cielo e terra
non è il modo appropriato
di pensare a questa totalità.
Permette solo di sopravvivere
a un indirizzo più esatto,
più facile da trovare
se dovessero cercarmi.
Miei segni particolari:
incanto e disperazione".
Il cielo - Wislawa Szymborska
sabato, gennaio 20, 2007
sabato pomeriggio di fine gennaio
Oggi è il 20 gennaio ed è il compleanno di Luca. Considerata la temperatura mi sembra più di essere in uno sbiadito autunno e mentre penso che odio il freddo e che perciò dovrei essere contenta, non posso fare a meno di pensare all'effetto serra che continuerà a schiacciarci sempre di più. E quindi non mi resta che esclamare: viva le magnifiche sorti e progressive!
Ieri sera concerto di Bugo all'Asilo politico. La domanda è: Bugo ci è o ci fa? Comunque so solo che ieri sera si è salvato la pelle per poco.... è successo un finimondo, tra idioti e meno idioti ad alto livello alcolico che non erano d'accordo con i mille euro che gli avrebbero dato quelli dell'Asilo mentre loro facevano la fame abbasc a pastena. Menomale che c'è sempre una violenza plebea o nu mazzo 'e ciure a salvare la situazione! Anche se, anche i Malatja, non sono più quelli di una volta... come ha detto ieri Pasquale, anche i Malatja invecchiano... il punk è morto, lunga vita al punk!
E ieri sera, inaspettatamente, ho anche riabbracciato Angela o anche conosciuta come Tokyo girl... quanto mi era mancata.
Sono quasi le quattro, mangio qualcosa e poi giù per le strade di sole a respirare il sabato del villaggio.
Ieri sera concerto di Bugo all'Asilo politico. La domanda è: Bugo ci è o ci fa? Comunque so solo che ieri sera si è salvato la pelle per poco.... è successo un finimondo, tra idioti e meno idioti ad alto livello alcolico che non erano d'accordo con i mille euro che gli avrebbero dato quelli dell'Asilo mentre loro facevano la fame abbasc a pastena. Menomale che c'è sempre una violenza plebea o nu mazzo 'e ciure a salvare la situazione! Anche se, anche i Malatja, non sono più quelli di una volta... come ha detto ieri Pasquale, anche i Malatja invecchiano... il punk è morto, lunga vita al punk!
E ieri sera, inaspettatamente, ho anche riabbracciato Angela o anche conosciuta come Tokyo girl... quanto mi era mancata.
Sono quasi le quattro, mangio qualcosa e poi giù per le strade di sole a respirare il sabato del villaggio.
venerdì, gennaio 19, 2007
un altro giorno è andato
Era di Guccini? Ne parlavamo ieri sera io ed Emma. Guccini chi è? Quello che canta "alla fiera dell'est"? Si proprio lui..
Quasi le tre ed io sono ancora a scuola. Stamattina ho avuto la classe di principianti assoluti, americana con nonni cilentani, australiana quindicenne con padre e madre italiani e i due ragazzi di Baghdad. Bellissimo, ma stancantissimo.
Stasera concerto di Bugo all'asilo politico. Un pò di idiozia a volte fa bene.
Me ne vado a casa a mangiare.
E a sognare i miei sogni che non voglio smettere di inseguire.
Quasi le tre ed io sono ancora a scuola. Stamattina ho avuto la classe di principianti assoluti, americana con nonni cilentani, australiana quindicenne con padre e madre italiani e i due ragazzi di Baghdad. Bellissimo, ma stancantissimo.
Stasera concerto di Bugo all'asilo politico. Un pò di idiozia a volte fa bene.
Me ne vado a casa a mangiare.
E a sognare i miei sogni che non voglio smettere di inseguire.
mercoledì, gennaio 17, 2007
cieli neri
Era una vecchia canzone dei bluvertigo vero? Scegli me tra i tuoi re... diceva così giusto?
Forse sarà perchè ultimamente mi stanno passando parecchio per la mente vecchi ricordi o forse perchè in fondo ci sono delle frasi o delle espressioni che non si dimenticano, ma oggi guardando questo cielo cosi triste mi è rivenuto in mente questo titolo. Guardando dal balcone alle mie spalle, nemmeno il mare riesce a dare un pò di luce. La nave della grimaldi è come sempre pronta per salpare, verso Malta, la Sicilia o forse verso il nordafrica. Chissà... sento gli alunni ridere nella sala delle proiezioni, oggi è mercoledi e c'è il cineforum della scuola. Il film di oggi è Bianco, rosso e verdone.. chissà che stanno capendo e cosa no. L'importante è che stiano insieme e che ascoltino quanto più possibile.. una lingua si impara solamente attraverso la pratica.
Che carino Raik... l'israeliano dai meravigliosi occhi neri oggi mi ha portato un regalo che viene direttamente da Bethlehem.. mi ha pronunciato il nome in arabo e ho cercato di ripeterlo. Ieri sono arrivati due ragazzi di Baghdad.. ma com'è che sti mediorientali sono cosi belli e dolci?
Piove.. qualcuno mi sta venendo a prendere a scuola con un ombrello... stasera c'è la vampa di Sant'Antuono con il falò sulla spiaggia di Santa Teresa e varie dance hall fino a notte inoltrata. Speriamo sia una bella serata e che i pensieri tristi scompaiano almeno per questa notte.
Forse sarà perchè ultimamente mi stanno passando parecchio per la mente vecchi ricordi o forse perchè in fondo ci sono delle frasi o delle espressioni che non si dimenticano, ma oggi guardando questo cielo cosi triste mi è rivenuto in mente questo titolo. Guardando dal balcone alle mie spalle, nemmeno il mare riesce a dare un pò di luce. La nave della grimaldi è come sempre pronta per salpare, verso Malta, la Sicilia o forse verso il nordafrica. Chissà... sento gli alunni ridere nella sala delle proiezioni, oggi è mercoledi e c'è il cineforum della scuola. Il film di oggi è Bianco, rosso e verdone.. chissà che stanno capendo e cosa no. L'importante è che stiano insieme e che ascoltino quanto più possibile.. una lingua si impara solamente attraverso la pratica.
Che carino Raik... l'israeliano dai meravigliosi occhi neri oggi mi ha portato un regalo che viene direttamente da Bethlehem.. mi ha pronunciato il nome in arabo e ho cercato di ripeterlo. Ieri sono arrivati due ragazzi di Baghdad.. ma com'è che sti mediorientali sono cosi belli e dolci?
Piove.. qualcuno mi sta venendo a prendere a scuola con un ombrello... stasera c'è la vampa di Sant'Antuono con il falò sulla spiaggia di Santa Teresa e varie dance hall fino a notte inoltrata. Speriamo sia una bella serata e che i pensieri tristi scompaiano almeno per questa notte.
lunedì, gennaio 15, 2007
chiavi di ricerca
Tra le cose più divertenti di shinystat c'è sicuramente la voce chiavi di ricerca e cioè le varie voci tramite cui si accede al mio blog volontariamente o involontariamente. Non posso naturalmente sapere quando e da chi sono state digitate le parole chiavi ma tra i vari ho tutto in testa ma non riesco a dirlo piuttosto che lo scontato la bellezza delle cose blog manu o il raccapricciante date per il concerto di nek o ancora la poetica operazione +manuela+prato, mi colpisce e mi sorprende il ritrovarsi dopo tanto tempo.
Per un attimo mi sembra di poter vedere una mano invisibile che digita la frase e che la pensa come se fosse la chiave di ricerca di un qualcosa che vorrebbe diventasse reale ma il ritrovarsi non può avere vita solamente nei pensieri. I sogni, per diventare tali, hanno bisogno di voce. Io, la tua voce, l'ho dimenticata. Ho provato a ripensarla, ma alla mente mi vengono solamente suoni strozzati ed echi troppo lontani che mi permettono solo di avere l'orecchio teso ma non le mie mani. Come dire, posso riuscire a sentire, ma non ad agire. E se anche è vero che la bellezza delle cose ama sorprendere è anche vero che non sempre riusciamo a pensarla nello stesso modo limpido di prima e quindi cosa ci resta? Il coraggio.... tu la conosci questa parola?
Per un attimo mi sembra di poter vedere una mano invisibile che digita la frase e che la pensa come se fosse la chiave di ricerca di un qualcosa che vorrebbe diventasse reale ma il ritrovarsi non può avere vita solamente nei pensieri. I sogni, per diventare tali, hanno bisogno di voce. Io, la tua voce, l'ho dimenticata. Ho provato a ripensarla, ma alla mente mi vengono solamente suoni strozzati ed echi troppo lontani che mi permettono solo di avere l'orecchio teso ma non le mie mani. Come dire, posso riuscire a sentire, ma non ad agire. E se anche è vero che la bellezza delle cose ama sorprendere è anche vero che non sempre riusciamo a pensarla nello stesso modo limpido di prima e quindi cosa ci resta? Il coraggio.... tu la conosci questa parola?
domenica, gennaio 14, 2007
la moltitudine errante
in questi giorni su l' Internazionale è uscito il portfolio di mia cugina sui rifugiati in Colombia o los desplazados de la violenza a Bogotà...
venerdì, gennaio 12, 2007
giovedì, gennaio 11, 2007
una giornata non qualunque
Stamattina ho ricominciato ad insegnare.
Erano passate parecchie settimane dall’ultima volta che lo avevo fatto ed è stata una bella emozione, ancor più per la bella classe che ho trovato.
Claudio, venticinquenne di padre italiano e madre onduregna; Tore, notevole quarantatreenne norvegese che mi ha invitato a casa sua ad Oslo e per iniziare, al bar mi ha offerto cappuccino e cornetto; Liga, signora di origine lettone, nata in Inghilterra e domiciliata in Canada e dulcis in fundo, Raik, ventunenne israeliano meravigliosamente timido e dai meravigliosi occhi neri.
Alla fine della lezione mi hanno tutti ringraziato ed io come sempre ho risposto di cosa?
Dopo lezione mi sono trattenuta in accademia per parlare con Milena e non solo di lavoro e come sempre ho pranzato quasi alle quattro. Ho registrato due dischi di Polly Jean a Francesco che me li aveva chiesti da tanto tempo e poi sono passata in bottega a salutare Antonella, a sentire il suo sorriso e a prendere il mio tè verde al gelsomino insieme a tutte quante le ragazze che fanno il servizio civile, oramai è diventato un piccolo rito.
Ho fatto una passeggiata, incontrando un po’ di gente e poi via a casa.
Alle nove mi aspettano per la cena Luca e Francesco che ieri ho finalmente potuto riabbracciare all'interno di un cinema parrocchiale dal gusto retrò e poi in programma c'è la visione di Lolita di Kubrick, insieme al loro amico Costantino, meglio conosciuto come il contrabbassista pazzo.
Mi sa che stasera faremo di nuovo le tre.
Intanto aspetto l’ora di cena, sorseggiando un amaro del capo e ascoltando un amico fragile che non potrà mai essere dimenticato, in questo giorno ancor di più.
Erano passate parecchie settimane dall’ultima volta che lo avevo fatto ed è stata una bella emozione, ancor più per la bella classe che ho trovato.
Claudio, venticinquenne di padre italiano e madre onduregna; Tore, notevole quarantatreenne norvegese che mi ha invitato a casa sua ad Oslo e per iniziare, al bar mi ha offerto cappuccino e cornetto; Liga, signora di origine lettone, nata in Inghilterra e domiciliata in Canada e dulcis in fundo, Raik, ventunenne israeliano meravigliosamente timido e dai meravigliosi occhi neri.
Alla fine della lezione mi hanno tutti ringraziato ed io come sempre ho risposto di cosa?
Dopo lezione mi sono trattenuta in accademia per parlare con Milena e non solo di lavoro e come sempre ho pranzato quasi alle quattro. Ho registrato due dischi di Polly Jean a Francesco che me li aveva chiesti da tanto tempo e poi sono passata in bottega a salutare Antonella, a sentire il suo sorriso e a prendere il mio tè verde al gelsomino insieme a tutte quante le ragazze che fanno il servizio civile, oramai è diventato un piccolo rito.
Ho fatto una passeggiata, incontrando un po’ di gente e poi via a casa.
Alle nove mi aspettano per la cena Luca e Francesco che ieri ho finalmente potuto riabbracciare all'interno di un cinema parrocchiale dal gusto retrò e poi in programma c'è la visione di Lolita di Kubrick, insieme al loro amico Costantino, meglio conosciuto come il contrabbassista pazzo.
Mi sa che stasera faremo di nuovo le tre.
Intanto aspetto l’ora di cena, sorseggiando un amaro del capo e ascoltando un amico fragile che non potrà mai essere dimenticato, in questo giorno ancor di più.
il cuore rallenta....
mercoledì, gennaio 10, 2007
lunedì, gennaio 08, 2007
encontros e despedidas
Sarà che in questi giorni ho ascoltato tanto questa meravigliosa canzone che ora mi sembra di averla costantemente nella testa. E non solo per quello che dice...
Oggi è partita una delle persone che voglio più bene al mondo e mentre le porte del treno si chiudevano mi è venuto da piangere e ho pensato che era veramente tantissimo tempo che non provavo una sensazione simile di fronte ad un treno che portava via un pezzo di me.
Un tè nero misto ad un pensiero nel pomeriggio, uno scambio di sms e di un abbraccio un paio di ore fa e ora Quo che dorme al mio lato, qualcosa per cui essere felice in questo momento.
Oggi è partita una delle persone che voglio più bene al mondo e mentre le porte del treno si chiudevano mi è venuto da piangere e ho pensato che era veramente tantissimo tempo che non provavo una sensazione simile di fronte ad un treno che portava via un pezzo di me.
Un tè nero misto ad un pensiero nel pomeriggio, uno scambio di sms e di un abbraccio un paio di ore fa e ora Quo che dorme al mio lato, qualcosa per cui essere felice in questo momento.
domenica, gennaio 07, 2007
domenica in loop
(ele)
Vai chover de novo
Deu na TV
Que o povo já se cansou
De tanto o céu desabar
E pede a um santo daqui
Que reza a ajuda de Deus
Mas nada pode fazer
Se a chuva quer é trazer você pra mim
Vem cá, que tá me dando uma vontade de chorar
Não faz assimNão vá pra lá
Meu coração vai se entregar
À tempestade...
(ela)
Quem é você pra me chamar aqui
Se nada aconteceu? Me diz?
Foi só amor? Ou medo de ficar
Sozinho outra vez?
Cadê aquela outra mulher?
Você me parecia tão bem..
A chuva já passou por aqui
Eu mesma que cuidei de secar
Quem foi que te ensinou a rezar?
Que santo vai brigar por você?
Que povo aprova o que você fez?
Devolve aquela minha TV
Que eu vou de vez
Não há porque chorar
Por um amor que já morreu
Deixa pra lá
Eu vou, adeus
Meu coração já se cansou de falsidade...
santa chuva è il titolo ed io non mi stancherei mai di ascoltarla..... anche se non sta piovendo, forse perchè continuo a sperare che la pioggia, l'acqua, esista a prescindere dalla metereologia e che sia davvero santa e che faccia i miracoli, che pulisca tutto lo sporco e riporti il candore tutto intorno a me.
Vai chover de novo
Deu na TV
Que o povo já se cansou
De tanto o céu desabar
E pede a um santo daqui
Que reza a ajuda de Deus
Mas nada pode fazer
Se a chuva quer é trazer você pra mim
Vem cá, que tá me dando uma vontade de chorar
Não faz assimNão vá pra lá
Meu coração vai se entregar
À tempestade...
(ela)
Quem é você pra me chamar aqui
Se nada aconteceu? Me diz?
Foi só amor? Ou medo de ficar
Sozinho outra vez?
Cadê aquela outra mulher?
Você me parecia tão bem..
A chuva já passou por aqui
Eu mesma que cuidei de secar
Quem foi que te ensinou a rezar?
Que santo vai brigar por você?
Que povo aprova o que você fez?
Devolve aquela minha TV
Que eu vou de vez
Não há porque chorar
Por um amor que já morreu
Deixa pra lá
Eu vou, adeus
Meu coração já se cansou de falsidade...
santa chuva è il titolo ed io non mi stancherei mai di ascoltarla..... anche se non sta piovendo, forse perchè continuo a sperare che la pioggia, l'acqua, esista a prescindere dalla metereologia e che sia davvero santa e che faccia i miracoli, che pulisca tutto lo sporco e riporti il candore tutto intorno a me.
venerdì, gennaio 05, 2007
il mare d'inverno
Quando ho voglia di pensare prendo la macchina, mi allontano dalla strada statale e percorro quella parallela, quella che costeggia il mare, verso sud, sempre verso sud. Lo faccio soprattutto d’inverno, soprattutto quando ho nostalgia di qualcuno. E stasera, mentre i miei pensieri viaggiavano con me, mi ha sorpreso un tramonto talmente bello che non ho potuto fare a meno di catturarlo dentro i miei occhi e fissarlo in una immagine che ora regalo a chi mi sta pensando, a chi mi manda il suo abbraccio, a chi mi regala il suo sorriso, a chi a volte vorrebbe avermi accanto e parlare di noi sorseggiando tè nero.
giovedì, gennaio 04, 2007
pomeriggio invernale
Fuori c'è un sole bellissimo, ma fa un freddo cane.
Odio l'inverno.
Antonella è di là in cucina che tenta di far addormentare Martina.
Ho voglia di prendere il cellulare e di fare una telefonata, ma non lo farò. Devo ricominciare a studiare per la tesi, a lavorare, a fare delle telefonate importanti... ma per questi giorni è tutto fermo in un limbo.
E intanto continuo a farmi la stessa domanda: devo svegliarmi o sono già sveglia da molto?
E se sono il contrario di me da che cosa mi sento diversa?
Odio l'inverno.
Antonella è di là in cucina che tenta di far addormentare Martina.
Ho voglia di prendere il cellulare e di fare una telefonata, ma non lo farò. Devo ricominciare a studiare per la tesi, a lavorare, a fare delle telefonate importanti... ma per questi giorni è tutto fermo in un limbo.
E intanto continuo a farmi la stessa domanda: devo svegliarmi o sono già sveglia da molto?
E se sono il contrario di me da che cosa mi sento diversa?
martedì, gennaio 02, 2007
quant'è la somma di due?
L'altra notte, quella tra il 31 e l'1, sono tornata a casa alle sette di mattina. Forse finalmente stamattina ho dormito abbastanza, ma non ne sono sicura. Mi sveglio in quella che è la mia seconda casa, nel letto accanto a me Antonella si è già alzata. Mi alzo e guardo fuori dal balcone, normalmente si vede il mare, ma stamattina il cielo è bianco e l'orizzonte è confuso.
Ho una canzone dei perturbazione nella testa e dopo essermi fatta il caffè, metto il cd nel lettore. C'è voluto del tempo a capire che la somma di due non è uno.... l'anno scorso lo ascoltavo molto questo pezzo.. dentro di me facevo di questa verità un piccolo scudo ed insieme una spada dalla lama affilata. Stamattina mi torna alla mente, forse perchè il mio anno nuovo è inziato con due verità che mi hanno lasciato un grande amaro in bocca.
La prima era un piccolo sogno che stavo coltivando con amore e che stava quasi prendendo voce... o forse no, sono molto confusa a riguardo, nei sogni tutto sembra perfetto e anche io probabilmente sono molto più perfetta di quanto in realtà non lo sia.... forse è stato solo un bel panorama che mi sono limitata a guardare senza avere la forza di fermarlo nella mia mente, di catturarlo e di farne storia. Non so che pensare, cosa fare e cosa sentire. Forse ho sbagliato tutto o forse niente. Forse avrei dovuto fin dal principio saltare quel fosso e invece no... ho voluto prima capire e forse c'ho messo troppo tempo.... o forse mi sto solo immaginando tutto questo e niente è perduto e niente è guadagnato... è solo la vita mi dico... è solo la vita mi dice Anto e non posso che darle ragione.
La seconda verità mi fa addirittura più tristezza perchè quando una persona continua a mancare di coraggio e ti delude per la seconda volta, allora è veramente la fine della fine. O forse sono solo io che continuo erroneamente a credere che chi si è perduto una volta possa comunque ritrovare la strada... e giuro che in questi ultimi tempi, ogni giorno, io su quella strada ho lasciato le mie briciole solamente perchè tu la potessi ritrovare e ritornare in un posto che conoscevi benissimo e di cui senti la mancanza, di questo sono sicurissima. Che cosa aspetti? I miracoli non esistono e se anche esistono, non durano a lungo.
Ho una canzone dei perturbazione nella testa e dopo essermi fatta il caffè, metto il cd nel lettore. C'è voluto del tempo a capire che la somma di due non è uno.... l'anno scorso lo ascoltavo molto questo pezzo.. dentro di me facevo di questa verità un piccolo scudo ed insieme una spada dalla lama affilata. Stamattina mi torna alla mente, forse perchè il mio anno nuovo è inziato con due verità che mi hanno lasciato un grande amaro in bocca.
La prima era un piccolo sogno che stavo coltivando con amore e che stava quasi prendendo voce... o forse no, sono molto confusa a riguardo, nei sogni tutto sembra perfetto e anche io probabilmente sono molto più perfetta di quanto in realtà non lo sia.... forse è stato solo un bel panorama che mi sono limitata a guardare senza avere la forza di fermarlo nella mia mente, di catturarlo e di farne storia. Non so che pensare, cosa fare e cosa sentire. Forse ho sbagliato tutto o forse niente. Forse avrei dovuto fin dal principio saltare quel fosso e invece no... ho voluto prima capire e forse c'ho messo troppo tempo.... o forse mi sto solo immaginando tutto questo e niente è perduto e niente è guadagnato... è solo la vita mi dico... è solo la vita mi dice Anto e non posso che darle ragione.
La seconda verità mi fa addirittura più tristezza perchè quando una persona continua a mancare di coraggio e ti delude per la seconda volta, allora è veramente la fine della fine. O forse sono solo io che continuo erroneamente a credere che chi si è perduto una volta possa comunque ritrovare la strada... e giuro che in questi ultimi tempi, ogni giorno, io su quella strada ho lasciato le mie briciole solamente perchè tu la potessi ritrovare e ritornare in un posto che conoscevi benissimo e di cui senti la mancanza, di questo sono sicurissima. Che cosa aspetti? I miracoli non esistono e se anche esistono, non durano a lungo.
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- Salerno, Italy
- Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]
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