Tante cose... alcune reali, altre immaginarie.
Naturalmente preferisco le seconde alle prime.
Finalmente è venerdi e non vedo l'ora di gustarmi due giorni di totale riposo, guardando film e leggendo libri. Ho già deciso, questo fine settimana non scendo, niente amaro del capo e niente chiaccherate notturne. Sherine, israeliana di 26 anni laureata in ingegneria o informatica (non ho capito bene) vuole cambiare lavoro e vuole studiare medicina. Oggi abbiamo parlato della vita in Israele e ho imparato qualche parola in arabo. E' molto intelligente, la migliore della mia classe, ma anche lei, studiando il lessico dell'arredamento domestico, mi ha fatto la fatidica domanda a cui non so mai come rispondere: a che cosa serve il bidet? Le ho detto che serve a lavare i piedi, naturalmente.
A Salerno è una meravigliosa giornata di sole. Alle undici, durante la pausa caffè, sono scesa al bar e mi sono seduta ad un tavolino in pieno sole con un'alunna brasiliana della scuola e abbiamo parlato di Noite è luar ed ho scoperto che luar non significa chiaro di luna come io inizialmente credevo, ma lunare.. ma in realtà non sono molto sicura della traduzione, perchè ho paura che la mia pronuncia e la sua possano aver dato adito a qualche equivoco. La brasiliana, di cui non ricordo il nome, mi ha parlato del Brasile e in realtà non so neanche cosa mi ha detto perchè ero talmente estasiata di fronte a quel canto che ho fatto veramente fatica ad alzarmi e a richiamare i miei alunni per salire a scuola. Penso avrà sui 40 anni e una grande passione per tutto quello che fa. Mi ha raccontato che all'università avrebbe voluto studiare Lettere ma poichè doveva lavorare per pagarsi l'università ha dovuto cambiare scelta e fare una facoltà che avesse dei corsi serali... e mentre lo diceva mi colpiva la luce che aveva sul volto, quella luce tipica dei brasiliani che ritrovo costantemente sul viso di ognuno di loro.
E vorrei vedere il loro ceu. Izaura mi diceva che quello del Brasile era più grande di questo.
Un cielo diverso dal nostro, un cielo che forse io non sarei nemmeno capace a contenere con gli occhi, perchè, a differenza loro, non me lo sento dentro.
Un giorno ti porterò a vedere il cielo del Brasile ed allora non ci sarà posto per nessuna tristezza, promesso.
ed è forte quello che ho dentro distante dalla mediocrità, ho inseguito il rumore assordante per non sentirla...
venerdì, giugno 08, 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Informazioni personali
- Manuela
- Salerno, Italy
- Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]
cose che leggo e cose che mi hanno letto
- http://fermaunattimo.blogspot.com
- trentesimo anno
- sem chance(diariodiviaggioinsudamerica)
- il soffione e la libellula
- contatti confusi
- oderc ni em
- distilleria(pensieriomonimi)
- sombra de luna
- re della pioggia
- era facile
- lagrimita de sol
- mundo pessoa
- canaleconsoli
- manublu
- collettivo donquixote
- gli spietati[rivista di cinema online]
- sentire ascoltare
- campaniarock
- absolutepoetry
- carmen
- polly jean harvey
- fabrizio de andre'¨
- csi
- jane's addiction
- einsturzende neubaten
- nick cave
- motorpsycho
- jeff buckley
- cristina dona'
- patti smith
- scisma
- afterhours
- marlene kuntz
- nirvana
- marco parente
- bjork
- radiohead
- blonde redhead
- david bowie
- sonic youth [o la gioventu' sonica]
- vincent gallo
Nessun commento:
Posta un commento