sabato, novembre 11, 2006

sabato torinese

Torno ora da un giro per il centro. Stanotte non ho dormito molto bene e quando mi sento inquieta ho bisogno di camminare anche se non ho una meta. Anzi, a pensarci bene la maggior parte delle volte non ho meta e il camminare in quei casi è sempre una sorta di rito catartico. Ma oggi non so se ha avuto l'effetto sperato. Forse sarà stata colpa di quest'aria cosi nordica e in cui non riesco proprio a rispecchiarmi, in nessun momento e in nessun angolo della città, ma non solo di questa. Ripensavo alla sensazione di estraneità che ho provato viaggiando in aereo da Lisbona a Milano. E' pazzesco a pensarci, ma mi sono sentita molto più a casa mia a Barcellona, a Coimbra, a Lisbona che in questa parte d'Italia. Però per fortuna c'è sempre qualcuno che in questa parte d'Italia ci è nato e che mi fa sentire a casa, soprattutto quando mi sveglia alle nove di mattina ordinandomi di collegarmi a skype per parlare un poco e poi già lo so che quel poco diventa due ore e più. Giulia poi quando in primavera (inoltrata!) vengo in Cermania me la fai una lezione sulla pratica della raccomandazione? Dai, fallo per la nostra amicizia decennale ;)

Oggi, cercando di allontanare pensieri tristi, mi sono venute alla mente tutte le persone che non vedo da troppo e che vorrei tanto rivedere un pò... qualcuna non la vedo da mesi, altre addirittura da anni.. qualcuna non voglio rivederla mai più e altre vivono come sdoppiate nel mio cuore e queste ultime sono sicuramente quelle a cui penso coi sentimenti più contrastanti... certe volte ci penso, non potevo essere diversa? Non potevo avere il privilegio di non sentire e di non pensare? Non c'è niente da fare... ho sbagliato il metodo di fuga...

Intanto continuo ad ascoltare Nua. La dolcezza di certe canzoni mi culla come niente riesce a fare e dolcemente mi fa sentire tutto quello che si agita dentro di me, perchè se solo lo voglio riesco a pensare a un sacco di cose belle, perchè in fondo le emozioni sono sempre un privilegio e non voglio offendere la bellezza. E un sorriso pieno di luce e di purezza non può perdere la sua importanza, comunque.

Os Colombos

Outros haverão de ter
O que houvermos de perder.
Outros poderão achar
O que, no nosso encontrar,
Foi achado, ou não achado,
Segundo o destino dado.
Mas o que a eles não toca
É a Magia que evoca
O Longe e faz dele história.
E por isso a sua glória
É justa auréola dada
Por uma luz emprestada.


Fernando Pessoa

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Salerno, Italy
Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. à parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo/ Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler d'esser niente.a parte questo,ho in me tutti i sogni del mondo. [Fernando Pessoa]

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